CEROFOLINI E’ LA SPALLA DI KRSTOVIC

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CEROFOLINI E’ LA SPALLA DI KRSTOVIC

Luciano Graziuso

AL TERMINE DI UNA PARTITA MAL GIOCATA, IL LECCE CONQUISTA UN PUNTO GRAZIE AD UN RIGORE TRASFORMATO MOLTO FORTUNOSAMENTE DAL MONTENEGRINO

“Tutto è bene quel che finisce bene” recita il famoso proverbio, e mai come in questo caso è più che azzeccato: i giallorossi, infatti, rischiano tantissimo a Frosinone ma riescono comunque a portare a casa un ottimo pareggio (1 a 1).

LA CRONACA

Partono fortissimo i gialloblù, che già al 5’ costruiscono un’occasione pericolosa: Cheddira riceve un pallone spalle alla porta, si gira bene compiendo un movimento da grande attaccante e lascia partire un tiro molto insidioso, ma Falcone si fa trovare pronto e devia in calcio d’angolo. Al 26’ è invece il Lecce a sfiorare il gol: Pongracic, in proiezione offensiva, toglie palla con grande caparbietà ad un giocatore avversario e serve subito Krstovic; l’attaccante montenegrino calcia di prima intenzione, ma il portiere avversario devia di piede in corner. Quando ormai tutti pensano che il primo tempo debba terminare sullo 0 a 0, Falcone compie la frittata: in pieno recupero, l’estremo difensore giallorosso esce malissimo di pugno su una palla alta e serve involontariamente Cheddira, che non può sbagliare e realizza il gol del vantaggio. Al termine di una prima frazione tutto sommato equilibrata, è una vera e propria doccia fredda per i calciatori leccesi.

Nonostante ciò, la squadra ospite parte comunque forte nella ripresa e, grazie ad un retropassaggio errato di Zortea all’indirizzo del proprio portiere, ottiene un calcio di rigore al 56’: Krstovic, infatti, legge benissimo la situazione, si inserisce nella traiettoria e riesce ad anticipare Cerofolini, che lo stende a terra in piena area. Da qui seguono 5 minuti in cui le coronarie dei tifosi leccesi sono messe, a dir poco, a dura prova: al 58’ si incarica Rafia di trasformare il penalty, ma lo sbaglia miseramente, calciandolo in maniera debole e centrale. Per sua fortuna, però, il VAR nota un ingresso in area anticipato da parte di alcuni calciatori frusinati e dunque è tutto da rifare; questa volta, passati altri 3 minuti, dal dischetto si presenta Krstovic che non fa molto meglio del compagno, ma evidentemente è la sua giornata fortunata oppure ha qualche santo in Paradiso, perché il pallone sbatte dapprima sul palo e poi sulla spalla di Cerofolini, terminando incredibilmente in fondo al sacco. Questo episodio favorevole, invece di infondere ulteriore coraggio ai giallorossi, li fa uscire completamente dalla partita, come ormai troppo spesso succede. I gialloblù, infatti, cominciano a dominare in lungo e in largo, costruendo 3 nitidissime occasioni per siglare il 2 a 1. Al 63’ Gelli va vicino al suo primo gol in serie A, ma il suo tiro insidiosissimo, partito dall’interno dell’area di rigore, colpisce clamorosamente la parte bassa della traversa; al 90’ è invece il neoentrato Seck a sfiorare la marcatura, ma conclude di poco fuori da buona posizione; per finire, l’ultima chance della partita capita sulla testa di Kaio Jorge: l’attaccante impatta benissimo un ottimo cross di Valeri, però Falcone si fa perdonare e compie una grande parata deviando il pallone in calcio d’angolo. La gara termina qui, ma il pareggio sta decisamente stretto ai padroni di casa.

CONCLUSIONI

Guardando il bicchiere mezzo pieno, si può dire che il Lecce ha conquistato un punto in uno scontro diretto giocato in trasferta; oltre a ciò, la compagine giallorossa ha interrotto in un colpo solo entrambe le serie negative di cui era vittima (veniva, infatti, sia da 3 sconfitte consecutive in generale che da 6 partite perse di fila fuori casa). D’altra parte, però, non si può non notare come la squadra non abbia ancora risolto il gravissimo problema dei crolli improvvisi nei secondi tempi e tutto ciò è estremamente preoccupante, soprattutto ora che ci attendono il Verona al Via del Mare (domenica alle 12:30) e successivamente la Salernitana in trasferta.

Per quanto riguarda i singoli, i migliori in campo sono stati Gallo, capace di annullare quasi completamente un cliente scomodo come Soulè, e Krstovic, sempre molto attivo e capace di conquistare e trasformare il calcio di rigore, sebbene con un po’ di fortuna; molto bene anche Pongracic e Ramadani. Gara dai due volti per Falcone, autore di due ottime parate in apertura e chiusura di match, ma anche del gravissimo errore che ha fatto passare in vantaggio il Frosinone. Molto male invece Rafia, non soltanto per il penalty sbagliato, ed Almqvist, entrato ormai da parecchio tempo in una tremenda fase involutiva.

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