IL LECCE CROLLA CONTRO L’INTER DOPO UN’OTTIMA PRIMA FRAZIONE. GIALLOROSSI ANCORA VITTIME DELLA “MALEDIZIONE DEL SECONDO TEMPO”

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IL LECCE CROLLA CONTRO L’INTER DOPO UN’OTTIMA PRIMA FRAZIONE. GIALLOROSSI ANCORA VITTIME DELLA “MALEDIZIONE DEL SECONDO TEMPO” LECCE, ITALY - SEPTEMBER 03: Antonino Gallo of US Lecce before the Serie A TIM match between US Lecce and US Salernitana at Stadio Via del Mare on September 03, 2023 in Lecce, Italy. (Photo by Ivan Romano/Getty Images)

Luciano Graziuso

Ormai si tratta di un film già visto e rivisto, ma a cui purtroppo i tifosi leccesi sono costretti ad assistere in quasi tutte le partite della loro squadra del cuore: anche stavolta infatti il copione non cambia e, dopo i primi 45’ giocati in maniera più che dignitosa, la compagine salentina cede di schianto nella ripresa e si lascia annichilire dall’Inter. 

LA CRONACA

Il Lecce parte bene e sembra non soffrire più di tanto i nerazzurri, ma si fa sorprendere al 15’ nell’unica azione pericolosa costruita dagli ospiti fino a questo momento: Touba commette un gravissimo errore lasciandosi scappare facilmente alle spalle Lautaro Martinez, l’attaccante riceve palla da Asslani e va indisturbato a battere Falcone realizzando il gol dell’1 a 0. I padroni di casa accusano il colpo e rischiano di capitolare nuovamente al 22’: Blin non legge bene un cross di Sanchez per Mkhitaryan e buca completamente l’intervento, ma per sua fortuna l’armeno calcia sul fondo sprecando un’ottima occasione. Per tutto il resto del primo tempo i giallorossi riescono a tenere a bada i propri avversari e, sebbene senza costruire niente di realmente pericoloso, vanno 8 volte al tiro e mettono in apprensione i nerazzurri; insomma, le premesse per la seconda parte del match sembrano buone… “Sembrano”, purtroppo, si rivela la parola giusta, perché, subito dopo aver sfiorato il pareggio con un colpo di testa di Blin al 47’, i leccesi subiscono un uno-due micidiale: al 54’ Frattesi, lasciato incredibilmente solo sotto porta da Touba e Baschirotto, scaraventa in rete il pallone servitogli da Sanchez; due minuti dopo, lo stesso centrocampista nerazzurro, su azione di contropiede, offre uno splendido assist a Lautaro Martinez, che realizza così la sua doppietta personale.

Il Lecce potrebbe incredibilmente rientrare in partita al 66’, ma il neo entrato Banda calcia di poco fuori da dentro l’area di rigore al termine di una bella progressione palla al piede; un minuto dopo, invece, il team milanese riesce a chiudere definitivamente il match grazie alla rete del definitivo 4 a 0, realizzata di testa de De Vrij sugli sviluppi di un calcio d’angolo.

A gara di fatto ormai chiusa, i salentini si lanciano all’attacco a testa bassa non riuscendo però mai a rendersi pericolosi, mentre gli ospiti potrebbero addirittura siglare il quinto gol con Dumfries che, servito splendidamente da un cross di Barella, di testa spedisce la palla clamorosamente fuori da ottima posizione; sarebbe stato comunque un risultato troppo severo per quanto visto in campo.

CONCLUSIONI

E’ innegabile che di fronte avessimo una corazzata, ma è altrettanto vero che questi crolli improvvisi nella ripresa si sono visti troppo spesso, anche con squadre di medio-bassa caratura; si tratta molto probabilmente di un problema più mentale che fisico, perché ieri la squadra ha spinto moltissimo anche sullo 0 a 4, non accusando per nulla la stanchezza. Per quanto riguarda i singoli, ovviamente c’è ben poco da salvare: gli unici a sfiorare la sufficienza sono Piccoli, per la sua prova gagliarda condita con 4 tiri effettuati, e Banda, entrato in campo con lo spirito giusto. I peggiori in campo invece risultano essere Baschirotto e soprattutto Touba, per il suo gravissimo errore che ha concesso all’Inter di aprire le marcature. Molto male anche tutti i centrocampisti, quasi inesistenti nella fase di transizione, ed Almqvist, praticamente un fantasma.

Ora ci attende un trittico di scontri diretti importantissimi: domenica prossima si va a Frosinone (calcio d’inizio alle ore 15 allo Stirpe), poi riceveremo il Verona al Via del Mare ed infine andremo a Salerno; bisognerà assolutamente evitare i cali improvvisi nei secondi tempi, altrimenti il prezzo da pagare rischierà di essere veramente alto. Infine, ci si deve augurare vivamente che i nostri difensori centrali titolari siano sempre disponibili, poiché Touba, nelle pochissime volte in cui è stato chiamato in causa, purtroppo ha ampiamente dimostrato di non essere all’altezza della serie A, almeno finora; stesso discorso vale per Venuti, che ha sempre fatto rimpiangere fortemente Gendrey quando è stato schierato titolare per sostituirlo.

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