Manovra approvata al Senato per 32 miliardi. Conferma il cuneo ma taglia le pensioni. In attesa del passaggio definitivo alla Camera.

0comments 2.4 mins read
Manovra approvata al Senato per 32 miliardi. Conferma il cuneo ma taglia le pensioni. In attesa del passaggio definitivo alla Camera.

Roma, 22 dic. (askanews) – Il disegno di legge di bilancio completa il primo passaggio parlamentare con l’ok del Senato che arriva a ridosso della pausa natalizia. Il provvedimento, sul cui il governo ha chiesto e ottenuto la fiducia, passa ora all’esame della Camera per un’approvazione al fotofinish per evitare l’esercizio provvisorio. Montecitorio avvierà l’esame in Aula il 28 dicembre per concluderlo il 29 e avrà quindi solo il tempo di confermare senza modifiche il testo uscito da Palazzo Madama.

La manovra, con ‘impieghi’ per circa 32 miliardi (manovra lorda)come risulta dal dossier del servizio bilancio di Camera e Senato, porta ad un aumento di 15,7 miliardi del deficit. Il resto delle coperture, circa 17 miliardi, arrivano da tagli alla spesa (8,6 mld) e maggiori entrate (8,5 mld).

A Palazzo Madama è stata adottata una procedura insolita, con i gruppi di maggioranza che seguendo il suggerimento del Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, non hanno presentato emendamenti in Commissione. Le proposte di modifica della maggioranza, di fatto, sono state veicolate attraverso emendamenti dei relatori. Una procedura che, secondo le opposizioni, avrebbe distorto la normale dialettica parlamentare. Le opposizioni hanno deciso di presentare un emendamento unitario per destinare 40 milioni di euro a interventi contro le violenze di genere.

Il piatto forte della legge di bilancio è la conferma per il solo 2024 del taglio del cuneo contributivo di 6 punti percentuali per i redditi fino a 35.000 euro e di 7 punti fino a 25.000 euro che vale poco meno di 11 miliardi netti. La proroga consentirà ai lavoratori di non perdere il beneficio di circa 100 euro in busta paga (per i redditi di 27.500 euro lordi). A questo risultato si arriva con l’effetto combinato del taglio contributivo e dell’accorpamento delle aliquote al 23% fino a 28.000 euro derivante dal primo modulo della riforma dell’Irpef che dovrebbe essere approvata definitivamente dal Consiglio dei ministri prima della fine dell’anno.

D’altra parte arriva una stretta sulle pensioni con la penalizzazione nel calcolo di quota 103 (41 anni di contributi e 62 di età), e misure di accesso più restrittive su Opzione donna e Ape sociale oltre alla penalizzazione delle pensioni di anzianità per medici (per i quali però è previsto un meccanismo di tutela), maestri d’asilo, dipendenti degli enti locali ed ufficiali giudiziari. Salve le pensioni di vecchiaia.

Sempre in tema di pensioni è prevista una rimodulazione del meccanismo di indicizzazione all’inflazione per il 2024 assicurando il 100% alle pensioni fino a 4 volte il minimo, il 90% tra 4 e 5 volte il minimo e a scendere per i trattamenti di maggiore importo fino al 22% per gli assegni oltre 10 volte il minimo.Dopo un lungo dibattito interno alla maggioranza non entra l’intervento sul superbonus 110%. La soluzione tecnica del Sal (stato avanzamento lavori) straordinario al 31/12/2023, ancora in valutazione, potrebbe essere inserita in un provvedimento ad hoc o nel decreto milleproroghe. Oggi il Ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, ha riferito che prima di ogni decisione “bisogna guardare i conti e i costi”.

Hey, ciao 👋
Piacere di conoscerti.

Iscriviti per ricevere contenuti fantastici nella tua casella di posta, ogni mese.

Non inviamo spam! Leggi la nostra Informativa sulla privacy per avere maggiori informazioni.

Hey, ciao 👋
Piacere di conoscerti.

Iscriviti per ricevere contenuti fantastici nella tua casella di posta, ogni mese.

Non inviamo spam! Leggi la nostra Informativa sulla privacy per avere maggiori informazioni.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *