Luciano Graziuso
Chi pensava che la partita contro i rossoneri fosse terminata sabato pomeriggio, con il gol del 3 a 2 ingiustamente annullato a Piccoli, è rimasto purtroppo deluso. Il giudice sportivo, infatti, ha pensato bene di rincarare la dose, squalificando il Presidente Saverio Sticchi Damiani fino al 4 dicembre per “aver proferito parole offensive e minacciose” al termine della gara contro la squadra rossonera; all’incirca per la stessa motivazione, anche l’amministratore delegato Sandro Mencucci, il DS Stefano Trinchera ed il vice di D’aversa Andrea Tarozzi sono finiti nel mirino della giustizia sportiva (subendo, rispettivamente, un’inibizione fino al 27 novembre, 3 giornate di squalifica ed una giornata di squalifica); il tutto “condito” con svariate multe, che in totale ammontano a 35.000 euro. E’ molto probabile che la Società faccia ricorso avverso queste decisioni.
Fermo restando che, qualora fossero vere e non, almeno in parte, ingigantite le frasi addebitate nel referto ai nostri vertici societari ed al nostro vice-ct, si torna sempre al solito discorso: a parti invertite, oppure al termine di un match tra due grandi squadre, il giudice sportivo avrebbe adottato le medesime misure? Molto probabilmente no, ed è questo fatto in particolare che non va giù e lascia l’amaro in bocca ai tifosi delle compagini meno blasonate; quante volte infatti, e sempre più spesso, vediamo post-partita infuocati in cui calciatori, allenatori, dirigenti ecc, bestemmiano, insultano ed urlano contro l’arbitro ed i suoi assistenti (molte volte anche durante la gara stessa, dal campo o dalla panchina)? Se si dovesse agire sempre con la stessa severità, molti dirigenti sarebbero squalificati almeno per metà campionato, e diverse squadre (Roma in testa) si troverebbero in grande difficoltà nel racimolare 11 giocatori da schierare la domenica successiva. Così facendo si dà quindi sempre più l’idea, purtroppo, di una giustizia sportiva (e di un sistema calcio in generale, se si considera, come scritto nell’articolo precedente, il modo in cui viene usato il VAR) forte con i deboli e debole coi forti; tutto ciò ovviamente rovina il “giocattolo” e rischia alla lunga di allontanare sempre più persone dal mondo del pallone, stufe di veder costantemente calpestata la loro passione solo perché tifano per una squadra non di “elite”.
Questo però, almeno finora, non sembra essere il caso della nostra “realtà”: da quando è uscita la notizia delle squalifiche e delle multe, infatti, tantissimi tifosi giallorossi si sono riversati sui social per esprimere solidarietà al Presidente Saverio Sticchi Damiani ed invitarlo a fare ricorso, affermando che continueranno a sostenere il Lecce “contro tutto e contro tutti”.
Bell’articolo, come sempre buone le informazioni e le capacità critiche. Si notano competenza e versatilità