ma.bu.
Si è concluso ieri con un sostanziale fallimento il vertice del Cairo promosso dal presidente egiziano Al Sisi nel tentativo di ottenere almeno un cessate il fuoco ed un corridoio umanitario. Il valico di Rafah si è aperto solo a tempo.
Assenti Israele, gli Stati Uniti, Iran e, ovviamente, Hamas ed i rappresentanti della Striscia di Gaza, non si è arrivati ad una dichiarazione finale. Il motivo sono le divergenze fra le diplomazie del gruppo dei Paesi arabi con quello occidentale, spiega Sky News Arabia citando fonti diplomatiche di alto livello.”I rappresentanti occidentali – dicono le fonti – volevano che la dichiarazione includesse solo una condanna di Hamas, mentre si rifiutavano di condannare Israele per l’uccisione di migliaia di civili a Gaza o di chiedere un cessate il fuoco urgente e l’ingresso di aiuti nella Striscia”.
La posizione di Giorgia Meloni.
La Meloni ha partecipato al vertice come rappresentante del governo italiano. La condanna di Hamas è stata netta, ovviamente, ma la Meloni, che pure ha incontrato Abu Mazen in un bilaterale a margine del summit, ha manifestato l’ esigenza di trovare una soluzione al conflitto con il riconoscimento dello Stato di Palestina e dunque con l’ idea “due popoli, due stati”. La Schlein finora non l’ aveva detto… Schlein che la Meloni “frega” da destra con alcune misure a favore delle famiglie contenute nella finanziaria…
Da buon atlantista, Nato e dunque filo-israeliana, la premier non poteva non esprimere tante parole di sostegno ad Israele, durante la visita a Netanyahu a Tel Aviv, grande assente al summit. La prima affermazione finalizzata al compiacimento dell’ omologo israeliano è questa: “Da Hamas la volontà di cancellare gli ebrei dalla regione”.
“Sono felice di essere qui.Ho pensato che fosse molto importante venire qui di persona per portare la solidarietà del governo italiano e del popolo italiano, e per dirti che dalle immagini che abbiamo visto per noi è incredibile quello che è successo due settimane fa. Mostrano qualcosa più di una semplice guerra, mostrano la volontà di cancellare gli ebrei da questa regione ed è un atto di antisemitismo. E dobbiamo combatterlo, oggi come ieri”. “Noi difendiamo il diritto di Israele a esistere, a difendere la sicurezza dei propri cittadini, nel rispetto del diritto internazionale- ha continuato Meloni. Comprendiamo assolutamente che è un atto di terrorismo che deve essere combattuto. Pensiamo e crediamo che voi siate in grado di farlo nel migliori dei modi, perché noi siamo diversi da quei terroristi.”
Chiese di Gerusalemme
Patriarchi e Capi delle Chiese di Gerusalemme esprimono la loro «forte condanna» per «gli attacchi aerei israeliani» alla chiesa di San Porfirio a Gaza e sottolineano che non lasceranno la Striscia. «Nonostante la devastazione causata alle nostre e ad altre istituzioni sociali, religiose e umanitarie, restiamo comunque pienamente impegnati ad adempiere al nostro sacro e morale dovere di offrire assistenza, sostegno e rifugio a quei civili che vengono da noi in un bisogno così disperato. Anche di fronte alle incessanti richieste militari di evacuare le nostre istituzioni di beneficenza e i nostri luoghi di culto, non abbandoneremo questa missione”.
