Gaza, raggiunti i 5000 morti dall’ inizio delle bombe israeliane. Almeno 1600 i bambini (100 e più al giorno). Intanto si avvicinano gli amici americani…

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Gaza, raggiunti i 5000 morti dall’ inizio delle bombe israeliane. Almeno 1600 i bambini (100 e più al giorno). Intanto si avvicinano gli amici americani…

Manuel M Buccarella

Gli incessanti ed indiscriminati bombardamenti di Israele avrebbero mietuto ben 460 vittime nelle ultime 24 ore nella Striscia di Gaza. Si è trattato dei raid più intensi e violenti dal 7 ottobre.

Uno dei raid è avvenuto nel campo profughi di Jabalia, un’area densamente popolata dove vivono più di 120 mila palestinesi. Bombardate anche le vicinanze degli ospedali di Al Shifa e Al Quds, oltre a diverse abitazioni civili.

Israele ha pensato di rinviare ancora l'”operazione di terra” per liberare gli ostaggi e fare fuori quanti più resistenti palestinesi su richiesta dell’ amico Biden, che ha annunciato un rinforzo delle truppe americane di stanza in Medio Oriente per dissuadere dall’ intervento Iran ed Hezbollah. Proprio Teheran ieri aveva minacciato di colpire la città israeliana di Haifa.

La strategia dunque nelle ultime 24 ore è stata chiara: rinvio l’ invasione terrestre ma fiacco il nemico bombardando a più non posso, in attesa degli amici di sempre d’Oltreoceano. L’ ambiguità dell’ apparentemente rincitrullito Joe Biden che da un lato vorrebbe porsi quale qualificato mediatore del conflitto (“due popoli, due stati”), dall’ altro continuare a sostenere pesantemente con armi e danari il paese gemello, quindi una delle parti in causa, è del tutto evidente.

Eppure qualcosa scricchiola in casa Netanyahu.

Non che Netanyahu sia padrone incontrastato a casa sua: tre ministri del suo governo vorrebbero rassegnare le dimissioni, in quanto intendono addossare le responsabilità dell’ attacco di Hamas e del conflitto proprio alle politiche condotte in questi anni dal premier contro il popolo palestinese. Si registrano inoltre manifestazioni di piazza a Tel Aviv con almeno diecimila persone che chiedono l’arresto del premier per crimini contro l’ umanità e la fine del barbaro genocidio dei palestinesi.

Il media israeliano Canale 13 riferisce delle dimissioni di quattro generali dell’aviazione israeliana che avrebbero portato con sé almeno 200 piloti. Hanno mostrato anche le immagini dei quattro generali. Se questo è vero, siamo di fronte ad un vero e proprio ammutinamento negli alti vertici delle forze armate israeliane.

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