Massimo Barbano
Cosa ha significato a livello geopolitico la pandemia di Covid? E’ il tema affrontato nel libro “La pandemia della paura – Progetto totalitario o rivoluzione?” dell’economista e politologo olandese Kees van der Pijl, già docente di Relazioni internazionali alla Libera Università di Amsterdam e all’Università del Sussex dove ha diretto il Centro per la politica economica globale.
Il volume sarà presentato domenica 24 marzo alle ore 10,30 nella sede del Comitato Agostino Ciucci sindaco, in via Rudiae 19/b a Lecce. Introdurrà il dibattito lo psicoterapeuta Sergio Martella. Dialogheranno con l’autore Daniela Danna, curatrice del volume e docente di Sociologia all’Università del Salento e il dottor Agostino Ciucci, medico e candidato sindaco di Diritti e civiltà per Lecce e Italexit Lecce.
Van Der Pijl, che è autore fra l’altro della trilogia “Modes of Foreign Relations and Political Economy” e di un volume sulla crisi in Ucraina, sostiene nel libro che quella del Covid non sia stata un’emergenza sanitaria, ma politica, o meglio biopolitica. Un inganno perpetrato dalle classi dominanti, alle prese con l’attuale crisi economica, ai danni dei cittadini e dei lavoratori ritornati al rango di “sudditi” ai quali si possono in qualsiasi momento sospendere le libertà e i diritti fondamentali. Il tutto attraverso gli stumenti della guerra psicologica e dell’eugenetica.
Nel libro, il politologo olandese ricostruisce il profilo del progetto totalitario, la rete di potere che lo sostiene, le cause ed i suoi obiettivi.
