Non passa al Senato Usa il disegno di legge bipartisan da 120 miliardi, appoggiato anche da Biden, che tiene insieme la sicurezza del confine e la stretta sui migranti con gli aiuti all’Ucraina e Israele.
I repubblicani di Trump infatti hanno fatto naufragare il provvedimento, lasciando ancora pericolosamente all’asciutto l’Ucraina, cui Biden aveva promesso altri 61 miliardi per contrastare la Russia. Nel provvedimento erano previsti anche più di 10 miliardi per Israele: aiutarlo militarmente mentre si cerca una tregua e si parla di uno Stato della Palestina?
Zelensky ammette il fallimento della controffensiva
Volodymyr Zelensky ammette il fallimento della controffensiva e prepara un repulisti nel governo come nel comando delle forze armate.
Die junge Welt scrive che la massima aspirazione di Zelenskij sarebbe quella di trovare un sostituto del Capo di Stato Maggiore ucraino, Zalužnyj, che dimostri una fiducia incondizionata nella vittoria, elemento venuto a vacillare nel Capo di Stato Maggiore.
A detta della CNN, Zelenskij non ha ancora portato a compimento il licenziamento di Zalužnyj fondamentalmente per due ragioni: vari candidati hanno declinato l’invito e, soprattutto, egli teme una brusca reazione dell’esercito.
Uno degli ultimi motivi di scontro tra il presidente e il generale è stata l’indicazione del secondo di ritirarsi da Avdeevka (come era stato in precedenza con Artëmovsk) per evitare inutili perdite, di fronte all’avanzata russa.
Nei giorni scorsi Le Figaro scriveva che agli obitori vicini al fronte arrivano ogni giorno dai venti ai trenta soldati e un deputato della Rada ha parlato di almeno mille perdite al giorno, tra morti e feriti.
Meno armi, meno morti, meno feriti, meno amputati, meno giovani chiamati a combattere, più vicina la pace!!!