Salvador Dalì, maestro del surrealismo.

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Salvador Dalì, maestro del surrealismo.

“Non aver paura della perfezione, non la raggiungerai mai”.

“L’arte è fatta per disturbare, la scienza per rassicurare”.

“È davvero dio che ha creato l’uomo o è l’uomo che ha creato dio?” (Salvador Dalì).

Il 23 gennaio 1989 moriva Salvador Dalì nella sua Figueres, Spagna, all’età di 84 anni. Pittore, scultore, scrittore, cineasta, designer e sceneggiatore spagnolo, fin dalla tenera età, Salvador Dalí fu incoraggiato a praticare la sua arte; studiò infatti in un’accademia di Madrid e, nel 1920, si recò a Parigi, dove iniziò ad interagire con artisti come Picasso, Magritte e Mirò.

Dedicandosi completamente al movimento artistico surrealista, aumentò la sua notorietà grazie al dipinto del 1931 dal titolo “La persistenza della memoria”, raffigurante una serie di orologi sciolti in una cornice paesaggistica. L’ascesa del leader fascista Francisco Franco in Spagna causò l’espulsione dell’artista dal movimento.

Dalì fu legato alle avanguardie artistiche degli anni ’20 e ’30, e in particolare al surrealismo, e sviluppò, nelle sue opere, un originalissimo metodo, che unisce l’inconscio al reale.

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