Il bilancio delle vittime dell’implacabile guerra di Israele contro Gaza ha raggiunto quota 24.927, con oltre 62.388 feriti.
Un attacco aereo israeliano ha colpito un edificio residenziale a Damasco, in Siria. Quattro membri del Corpo delle guardie della rivoluzione islamica, compreso il capo della loro unità informativa, sono rimasti uccisi nell’attacco. Lo riferisce Reuters che cita fonti dell’alleanza filo-siriana.
Quasi 20.000 bambini sono nati nella guerra israeliana nella Striscia di Gaza dal 7 ottobre. “È un bambino nato in questa guerra orrenda ogni 10 minuti”,…, “è un altro bambino consegnato all’inferno”, ha detto la portavoce dell’UNICEF Tess Ingram.
Le forze di occupazione israeliane hanno negato l’accesso a quasi il 70% delle consegne di aiuti nel nord di Gaza, con solo sette missioni su 29 effettuate parzialmente o completamente, ha riferito l’ONU.
Dopo un blackout delle comunicazioni durato otto giorni nella Striscia di Gaza, le telecomunicazioni e i servizi Internet stanno gradualmente riprendendo, annunciato dalla società di comunicazioni palestinese PALTEL.
Nelle ultime 24 ore i combattenti di Hamas hanno distrutto parzialmente o completamente sette veicoli militari israeliani, ucciso due soldati, preso di mira sei edifici che ospitavano soldati israeliani e preso di mira 12 posti di comando sul campo e raduni di soldati con proiettili di artiglieria.
Sono scoppiati scontri nel campo profughi di Balata, nella città di Nablus in Cisgiordania, mentre i palestinesi resistevano alle forze israeliane che avevano fatto irruzione nel campo. Le case sono state perquisite dalle forze d’invasione e un bulldozer militare israeliano ha distrutto le infrastrutture civili del campo.
Le forze statunitensi hanno effettuato diversi attacchi aerei in una nuova aggressione allo Yemen, prendendo di mira il gruppo Ansarallah, che ha preso di mira navi israeliane e statunitensi in solidarietà con i palestinesi a Gaza.
Il ministro della Difesa israeliano, Yoav Gallant, ha nuovamente accennato a una possibile escalation del conflitto con Hezbollah al confine con il Libano, affermando che Israele “porterebbe sicurezza con la forza” se non si raggiungesse presto un accordo diplomatico.
Per moltissimi israeliani, purtroppo anche sionisti, l’ideale sarebbe risolvere il “male” alla “radice”, come si suol dire, e quindi “eliminare” giovani e giovanissimi, possibilmente bambini e neonati. Donne incinte e in età fertile, cosa confermata dalle cifre ufficiali del massacro- mattanza portati avanti con fredda atroce “determinazione” dal Satana Netanyahu: dal 7 ottobre ad oggi più di 25000 morti assassinati, per la gean parte donne e bambini. Raggela il sangue, ma è la realtà. E la Storia vuole i fatti, non le bugie o le fantasie…