22 dicembre 1947. Viene approvata la Costituzione della Repubblica Italiana

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22 dicembre 1947. Viene approvata la Costituzione della Repubblica Italiana

Il 22 dicembre 1947 l’Assemblea Costituente approvava la Costituzione della Repubblica Italiana. A scrutinio segreto votarono a favore del testo definitivo della Costituzione 453 parlamentari, mentre i contrari furono 62. L’Assemblea era presieduta dal comunista Umberto Terraccini.

Ci vollero più di due anni per concepire il testo giuridico fondamentale della Repubblica Italiana, espressione dell’Italia che emergeva, pur con qualche fatica, dalle ceneri di una disastrosa seconda guerra mondiale e dalla lotta vittoriosa al nazifascismo. Ci volle un po’ di tempo per trovare un compromesso adeguato alle diverse istanze politiche che si fronteggiarono in quell’ambito, portatrici spesso di idee anche contrapposte. Nella Carta Fondamentale del nostro Paese convergono infatti principi di ispirazione marxista, elaborati da comunisti e socialisti (un po’meno questi ultimi), altri di derivazione cattolica e liberale, che trovarono il sostegno convinto degli Stati Uniti d’America.

Architettura della Costituzione

La Costituzione è composta da 12 Principi fondamentali. Consta altresì di 139 articoli e di 18 disposizioni transitorie e finali. Una volta firmata dal Presidente della Repubblica Enrico De Nicola e pubblicata in Gazzetta Ufficiale, entrò in vigore il 1° gennaio 1948.

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