Il quarto blackout forzato delle telecomunicazioni da parte di Israele a Gaza ha interrotto le comunicazioni al punto che è impossibile fornire numeri accurati e aggiornati in relazione al bilancio delle vittime.
“Israele ha sganciato 50 tonnellate di esplosivo su ogni chilometro quadrato della Striscia di Gaza”, ha affermato Euro-Med Human Rights Monitor.
Oltre il 60% degli oltre 42.000 abitanti di Gaza feriti necessitano di cure mediche urgenti all’estero a seguito del collasso del settore sanitario dell’enclave, ha affermato la Mezzaluna Rossa Palestinese. Gli attacchi israeliani all’ospedale Kamal Adwan e al vicino campo profughi di Jabalia, nel nord di Gaza, hanno ucciso centinaia di persone nelle ultime 48 ore, mentre le operazioni israeliane nel nord sembrano essere sul punto di finire.
Si prevede che le forze di occupazione israeliane lanceranno un’altra invasione di terra a Gaza, questa volta nella città di Rafah, come hanno riferito i media israeliani. Le forze di occupazione israeliane hanno arrestato durante la notte almeno 30 palestinesi nella Cisgiordania occupata. Almeno 3.670 palestinesi sono stati arrestati in Cisgiordania dal 7 ottobre. Ansarallah dello Yemen ha lanciato una raffica di missili contro le postazioni militari israeliane nella città di Eilat, nel sud della Palestina occupata. Il gruppo ha ripetutamente promesso di “espandere” le sue operazioni contro Israele finché la guerra contro Gaza continuerà.
Da ottobre Israele ha ricevuto 10.000 tonnellate di equipaggiamento militare statunitense per sostenere la guerra contro Gaza e il Libano meridionale. Nel frattempo, da allora, le esportazioni di armi della Germania verso Israele sono aumentate di quasi dieci volte.
Intanto il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite sta valutando una risoluzione che chiede un cessate il fuoco a Gaza mentre il Segretario Generale Antonio Guterres ha invocato l’Articolo 99 della Carta delle Nazioni Unite, raramente utilizzato, esortando il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite ad agire sulla guerra di Israele contro l’enclave. Il segretario generale dell’Onu Antonio Guterres ha invocato l’art. 99 della Carta delle Nazioni Unite allertando così il Consiglio di Sicurezza sulla situazione umanitaria a Gaza e sollecitando l’organismo a promuovere un cessate il fuoco.
“Il segretario generale – si legge nell’articolo 99 – può portare all’attenzione del Consiglio di Sicurezza qualsiasi questione che, a suo avviso, possa minacciare il mantenimento della pace e della sicurezza internazionale”, recita l’articolo.
“Ho appena invocato l’articolo 99 della Carta delle Nazioni Unite, per la prima volta nel mio mandato di segretario generale – afferma Guterres in un post su ‘X’ – Di fronte al grave rischio di collasso del sistema umanitario a Gaza, esorto il Consiglio a contribuire a evitare una catastrofe umanitaria e faccio appello affinché venga dichiarato un cessate il fuoco umanitario”.
