43esimo giorno di guerra in Palestina. Colpita scuola ONU, 50 morti. Disposto lo sgombero dell’ ospedale di Shifa. “Dove sono i miliziani di Hamas?”. Se lo chiede il Jerusalem Post.

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43esimo giorno di guerra in Palestina. Colpita scuola ONU, 50 morti. Disposto lo sgombero dell’ ospedale di Shifa. “Dove sono i miliziani di Hamas?”. Se lo chiede il Jerusalem Post.

◾️ Negli ultimi otto giorni, il Ministero della Salute della Striscia di Gaza ha riferito di non essere in grado di divulgare regolarmente il bilancio delle vittime a causa del collasso delle reti di comunicazione. L’ultimo bilancio di oggi ha superato le 12.000 persone uccise a Gaza.

◾️ Il generale dell’Esercito di riserva israeliano, Giora Eiland, ha ammesso che “Hamas come organizzazione non è stata spezzata” e che “la leadership continua ad esistere”. Ha anche detto che “questa battaglia è ancora al culmine”.

◾️ Oltre 800.000 persone sono ancora nella città assediata di Gaza, nel nord di Gaza, mentre l’implacabile guerra aerea e terrestre di Israele continua a bombardare la città. 400.000 persone sono fuggite dalla città verso sud.

◾️ Un attacco aereo israeliano contro la scuola Al-Fakhoura a Gaza, gestita dalle Nazioni Unite, ha ucciso 50 palestinesi e ha segnato il secondo bombardamento israeliano di una scuola in meno di 24 ore.

◾️ Alle 09:00 di sabato, l’esercito israeliano ha ordinato la completa evacuazione del personale medico dell’ospedale Al-Shifa, dei pazienti (compresi quelli gravemente feriti) e dei rifugiati che cercavano rifugio entro una finestra di un’ora. A tale riguardo, la presenza di 200 miliziani di Hamas e del relativo quartier generale nell’ ospedale non è assolutamente confermato e dimostrato. Seri dubbi sono stati diffusi appena qualche giorno fa dal Jerusalem Post, testata tradizionalmente vicina alla destra israeliana.

“Le 200 forze di Hamas, che secondo l’intelligence dell’Idf erano presenti nell’ospedale di Shifa, sono svanite nel nulla?”. Inizia così un editoriale firmato da Yonah Jeremy Bob e pubblicato nella sera del 15 novembre dal Jerusalem Post, testata israeliana di orientamento di centrodestra, per commentare i primi risultati dell’operazione delle Forze di difesa di Tel Aviv all’interno dell’ospedale di Shifa.

Per giustificare l’assedio e l’entrata nella clinica, Tel Aviv ha sempre sostenuto come sotto l’ospedale ci fosse una rete di tunnel, attraverso i quali si accede alla centrale di Hamas, con centinaia di miliziani nascosti lì dopo l’attacco del 7 ottobre. A supporto di questa tesi, l’Idf aveva diffuso nei giorni scorsi una ricostruzione in 3d dei sotterranei. Da qui lo scetticismo e la delusione del Jerusalem post:“non è stato trovato nessun alto funzionario di Hamas”. “L’Idf ha mostrato un equipaggiamento militare nascosto dietro una macchina per la risonanza magnetica, videocamere sistematicamente oscurate in tutto l’ospedale e un gran numero di uniformi di Hamas, ma non ha trovato né le forze di Hamas, né segni di ostaggi nascosti lì”. Il giornale si chiede quindi se sia possibile che i miliziani siano riusciti a fuggire prima del blitz.

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