Pnrr anche per produrre armi. Il programma Asap della Commissione Ue.

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Pnrr anche per produrre armi. Il programma Asap della Commissione Ue. Ursula von der Leyen

Manuel M Buccarella

Uno dei principali obiettivi dell’Unione Europea, come degli Stati Uniti, della Russia è armarsi e produrre armi. Il core business è la guerra e la produzione di armi in funzione di questa guerra, delle altre in corso e di quelle future. La caduta dei blocchi ed il conseguente inevitabile conflitto tra la Russia e la Nato mediante il corpo dell’ Ucraina non poteva che portare a questo.

La bellicosa e bellicista Ursula von Der Leyen (che già aveva mostrato di saperci fare con le esose spese militari come ministro della difesa tedesco) con la Commissione Ue, prevede con il piano Asap la produzione di un milione di munizioni all’ anno al costo di un miliardo di euro annui (metà a carico dell’Unione Europea metà a carico degli Stati membri).

La presidente Ursula von der Leyen, che ha partecipato oggi alla contromanifestazione ucraina di Kiev “Festa dell’ Europa”, presentando il provvedimento non ha fatto esplicitamente riferimento al Pnrr. Si è limitata a dire che l’obiettivo è produrre 1 milione di munizioni l’anno mobilitando, insieme agli Stati membri, “un ulteriore miliardo di euro (metà messi a disposizione dall’Ue e metà con il cofinanziamento degli Stati) per potenziare le capacità in tutta Europa“. L’Ucraina “sta resistendo eroicamente al brutale invasore russo. Manteniamo la nostra promessa di sostenere l’Ucraina e il suo popolo, per tutto il tempo necessario. Ma i coraggiosi soldati ucraini hanno bisogno di attrezzature militari sufficienti per difendere il loro paese”.

Sul Recovery fund è intervenuto il commissario al mercato unico Thierry Breton il quale ha precisato che “è stato specificatamente costruito per tre principali azioni: la transizione verde, la transizione digitale e la resilienza. Intervenire puntualmente per sostenere progetti di industriali che vanno verso la resilienza, compresa la difesa, fa parte di questo terzo pilastro”.

È la linea annunciata dopo che Bruxelles ha adottato l’atteso provvedimento a sostegno della produzione di munizioni (Asap) in risposta alla terza traccia del piano concordato dal Consiglio il 20 marzo per aumentare le forniture all’Ucraina e aiutare gli Stati membri a ricostituire le scorte, assottigliate dagli aiuti a Kiev.

La diretta conseguenza è che “i Paesi membri che lo desiderano potranno utilizzare parte dei fondi del Pnrr per le munizioni“. Un’ipotesi che in Italia ha suscitato le vibranti proteste di Movimento 5 Stelle e Alleanza Verdi Sinistra. “Mi auguro che il governo Meloni non si spinga a tanto”, ha scritto sui social il presidente dei Cinque Stelle Giuseppe Conte. “Non permetteremo che i 209 miliardi del Pnrr possano essere usati per armi e munizioni anziché per asili nido, sanità e ambiente. Quei fondi servono a far rialzare l’Italia non a fare la guerra”.

“Io avevo capito che il Pnrr fosse il piano per risollevare i Paesi europei dal disastro della pandemia, per permettere una nuova rinascita fatta di nuove tecnologie ecocompatibili, di scuola e formazione, di un moderno ed umano sistema di welfare. E ora invece scopro che serve ad ingrassare le industrie belliche del Continente, a portare altre distruzioni e morte”, ha aggiunto su Twitter il segretario nazionale di Sinistra Italiana, Nicola Fratoianni, parlamentare di Alleanza Verdi Sinistra.

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