◾️ A Gaza una persona su 200 è stata uccisa e più di una su 100 è rimasta ferita. Con la guerra genocida di Israele a Gaza che diventa ogni giorno più grave, i blackout forzati sulle infrastrutture di informazione e comunicazione stanno rendendo impossibile fornire numeri accurati e aggiornati sul bilancio totale delle vittime a Gaza.
◾️ Thomas White, capo di Gaza dell’Agenzia delle Nazioni Unite per il soccorso e l’occupazione della Palestina (UNRWA), ha affermato che le operazioni umanitarie delle Nazioni Unite a Gaza “si fermeranno” nelle prossime 48 ore a meno che non venga consentito l’ingresso di carburante. Intanto oggi si conta la 102esima persona dipendente dell’ ONU uccisa da Tel Aviv.
◾️ Le forti piogge nel sud di Gaza hanno portato all’allagamento delle tende nei rifugi delle Nazioni Unite, ponendo un nuovo problema per gli sfollati di Gaza con l’intensificarsi dei brutali attacchi israeliani contro la presunta “zona sicura” nel sud.
◾️ Nella città di Gaza e nei suoi dintorni continuano feroci combattimenti urbani tra le forze di occupazione israeliane e i gruppi di resistenza palestinese. L’ONU ha riferito che i combattimenti di strada impediscono agli operatori di emergenza di salvare le persone intrappolate sotto le macerie a causa dei bombardamenti israeliani.
◾️ Nell’ennesima ondata di violenti raid notturni nella Cisgiordania occupata, le forze di occupazione israeliane hanno ucciso almeno sette palestinesi nella città di Tulkarem nel secondo grande raid israeliano nella città nelle ultime settimane, aumentando il bilancio delle vittime nel paese. Cisgiordania dal 7 ottobre ad almeno 195. Inoltre, un altro palestinese è stato ucciso vicino a Hebron.
◾️ Oltre 170 cittadini e studenti palestinesi nei territori occupati nel ’48 furono arrestati a causa del loro sostegno a Gaza sui social media.
◾️ La Resistenza Islamica in Iraq ha preso di mira le forze statunitensi in Siria con attacchi di droni sul giacimento petrolifero di Al-Omar e sul “Villaggio Verde” nella Siria orientale.
◾️ L’iniziativa Giustizia per Gaza, che chiede alla Corte penale internazionale (CPI) di indagare su tutti i membri del gabinetto di guerra israeliano per crimini di guerra, sta guadagnando terreno poiché quasi 1.800 persone hanno firmato l’iniziativa.
