L’Islanda si prepara ad una delle più violente eruzioni vulcaniche. Sgomberata la cittadina di Grindavík, 40 km dalla capitale.

0comments 1.655 mins read
L’Islanda si prepara ad una delle più violente eruzioni vulcaniche. Sgomberata la cittadina di Grindavík, 40 km dalla capitale.

La cittadina di Grindavík (circa 3700 abitanti) è stata completamente evacuata due giorni fa, dopo che gli scienziati dell’IMO (Icelandic Meteorological Office), dell’Università dell’Islanda e del Dipartimento di protezione civile e gestione delle emergenze si sono riuniti per discutere del rischio di un’eruzione vulcanica nei pressi del centro abitato. Il vulcano è il Fagradalsfjall.Il vulcano è in attività dal 19 marzo 2021, dopo un lungo periodo di quiescenza risalente intorno al XIII secolo (1240 ca).

I dati sismologici e quelli sulla deformazione del suolo ricavati dai satelliti hanno evidenziato, infatti, una progressione preoccupante negli ultimi giorni. L’attività sismica è consistita di sciami con migliaia di terremoti avvenuti a partire dal 25 ottobre scorso, con una magnitudo massima di 4.5.

L’attività sismica ha cagionato molti danni a Grindavík. Grindavík, sulla costa sudoccidentale dell’Islanda, nei pressi della capitale Reykjavik, potrebbe essere danneggiata in modo serio dall’eruzione del vulcano Fagradalsfjall, ritenuta imminente. Il magma ha provocato centinaia di terremoti, segnali di un’eruzione che si avvicina rapidamente, riporta il Guardian: la cittadina, di 4mila abitanti, è stata evacuata, sono stati realizzati dei centri di accoglienza, ma la maggior parte dei residenti ha trovato ospitalità da parenti o amici. La cittadina, circa 40 km a sudovest della capitale, è vicina all’impianto geotermico di Svartsengi, il principale fornitore di elettricità e di acqua ai 30mila residenti della penisola di Reykjanes, e ad un bacino idrico. Ed è vicina al popolarissimo resort Blue Lagoon, che è stato chiuso per una settimana per precauzione. «Siamo davvero preoccupati per tutte le case e le infrastrutture nell’area», ha dichiarato Vidir Reynisson, capo dell’Agenzia per la Protezione Civile islandese. Un’eruzione è attesa entro due giorni, ha aggiunto Reynisson.

Si è formata una faglia lunga circa 15 km e l’eruzione potrebbe accadere in qualsiasi punto: anche in mare, dato che una parte della spaccatura è sott’acqua. In questo caso si formerebbe probabilmente una grande nuvola di cenere. «Non è lo scenario più probabile – ha detto Reynisson – ma non lo possiamo escludere, perché la faglia finisce in mare».

ph Berserkur (licenza Creative Commons)

Hey, ciao 👋
Piacere di conoscerti.

Iscriviti per ricevere contenuti fantastici nella tua casella di posta, ogni mese.

Non inviamo spam! Leggi la nostra Informativa sulla privacy per avere maggiori informazioni.

Hey, ciao 👋
Piacere di conoscerti.

Iscriviti per ricevere contenuti fantastici nella tua casella di posta, ogni mese.

Non inviamo spam! Leggi la nostra Informativa sulla privacy per avere maggiori informazioni.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *