Tra i Paesi membri del G7 c’è accordo perché alla riunione dei ministri degli Esteri a Capri sia inviato un messaggio politico alla comunità internazionale sull’imposizione di sanzioni individuali all’Iran.
Nel mirino, secondo quanto riferito da fonti della Farnesina, individui che contribuiscono alla catena di rifornimento dei missili balistici, la stessa catena di comando che poi li fornisce alla Russia e ai gruppi alleati dell’Iran per il loro utilizzo contro Israele e le navi nel Mar Rosso.
Fa sicuramente specie il fatto che le sanzioni, benché “individuali”, colpiscano (solo) l’Iran. Nessuna sanzione invece per Israele, che non solo ha ucciso 33mila persone in Palestina, in maggioranza donne e bambini, macchiandosi di fatto di un genocidio, ma che ha invece colpito la sede diplomatica dell’Iran a Damasco, mietendo vittime. Nessuna sanzione da quell’occidente “libero e democratico”, che anzi non esita a stringere affari con il governo di Tel Aviv, in primis con una incrementata vendita di armi, giusto per uccidere meglio e più palestinesi. In Italia e non solo ci sono diversi tentativi da parte dei giovani, di boicottare le relazioni con lo Stato ebraico, partendo dai progetti di collaborazione tra università. Ma non sempre tali iniziative studentesche vengono ben accolte dal potere e dalle forze dell’ordine, vedasi i fatti di Pisa e Firenze e da ultimo della Sapienza di Roma.