E mentre continuano le manifestazioni davanti alle sedi Rai di tutt’Italia,alcune anche con scontri e feriti, come a Torino, va segnalato che non tutte le iniziative sono state organizzate solo da Potere al Popolo e dai centri sociali, ma che, come a Bologna, vi sia stato il “patrocinio” diretto dell’organizzazione “Giovani Palestinesi d’Italia”.
Qui vi sono stati manganellate e scontri sotto la sede Rai. Le tensioni sono scoppiate quando i manifestanti, un migliaio, si sono avvicinati a polizia e carabinieri schierati. Il motivo del contendere era un documento che i contestatori volevano leggere . La scintilla è partita quando la prima fila del presidio si è avvicinata agli agenti schierati, che hanno risposto a colpi di manganello e di scudo, mentre dalle retrovie cominciava il lancio di oggetti e petardi. I manifestanti hanno detto che la Rai non aveva dato garanzia di non leggere tutto il documento – dal titolo “Comunicato contro il negazionismo del genocidio in corso, la censura e la narrazione filoisraeliana della Rai” – per questo si sono avvicinati e sono stati respinti.Alla fine, dopo due ore circa di presidio, la vittoria dei manifestanti: “Abbiamo ottenuto di poter leggere integralmente il nostro comunicato. È dovuto servire tutto questo per poter parlare in Rai”, ha urlato dal microfono uno dei contestatori. Si chiedono “Le dimissioni dell’ad Roberto Sergio e una informazione senza censura sulla Palestina e non “filo sionista””.