L’Ucraina è in difficoltà . La famosa controffensiva, armata in prevalenza dagli alleati, è praticamente fallita ed i russi avanzano sul campo. Alcune azioni, come quella di Belgorod ed alcuni sabotaggi, sono andati a buon fine ma sono poca cosa rispetto alle conquiste russe.
Il fronte antirusso sinora compatto sembra sfaldarsi, soprattutto per la crisi statunitense. Gli aiuti sono di fatto bloccati, a causa di una crisi finanziaria senza precedenti che sta accompagnando il paese sull’orlo del default. I russi continuano a sparare missili, pare anche di fabbricazione nordcoreana, su città e villaggi ucraini.
Arriveranno 1.000 patriot dagli Stati Uniti per rafforzare lo scudo aereo ucraino ma sembra ben poco se confrontato con armi più propriamente “offensive”.
Nell’invocare la continuazione degli aiuti bellici occidentali, Volodymyr Zelensky evoca la figura retorica della “guerra per procura”, tante volte rifiutata dai sostenitori di Biden e Zelensky. “Dateci le armi per difendere i vostri figli, non i nostri”…sempre che la Russia costituisca un concreto pericolo per la sicurezza nazionale Usa e per i paesi Nato…
E Zelensky proprio ieri ha ringraziato ufficialmente il nostro paese per gli aiuti militari. Nel prossimo pacchetto di aiuti militari italiani all’Ucraina vi saranno nuovi missili per la difesa aerea. Benché le forniture militari italiane a Kiev restino coperte da segreto, lo ha reso noto implicitamente ieri il presidente ucraino Volodymyr Zelensky. “Ho parlato con Giorgia Meloni per congratularmi con l’Italia per aver assunto la presidenza del G7 e ringraziarla per il suo costante sostegno nel G7 e nel percorso di adesione dell’Ucraina all’Ue.
L’ho informata dei recenti attacchi di massa della Russia. Sono grato all’Italia e personalmente a Giorgia per la disponibilità a continuare a rafforzare lo scudo aereo dell’Ucraina” ha scritto su X (ex Twitter) Volodymyr Zelensky.
“Abbiamo anche discusso della produzione congiunta di difesa e del contributo che l’Ucraina e l’Italia possono dare nel rafforzare non solo le nostre due nazioni ma l’intera Europa e la sicurezza globale”.
