Manuel M Buccarella
Il 2 gennaio 1912 viene registrato all’ anagrafe del Comune di Palermo Renato Guttuso, in verità nato il 26 dicembre 1911 a Bagheria. La registrazione a Palermo è scelta dai genitori per contrasti politici con l’ amministrazione comunale di Bagheria.
Renato Guttuso fu un grande pittore, noto a livello internazionale, uno dei principali esponenti dell’ espressionismo. Da alcuni fu associato al realismo socialista, forse anche per la sua militanza politica: egli fu infatti come partigiano ufficiale di collegamento fra il comando romano delle Brigate Garibaldi e il fronte della Marsica ed iscritto al Partito Comunista Italiano in clandestinità.
In verità l’ arte pittorica dell’ artista siciliano contempla il ricorso a tecniche e stili che rimandano alle Avanguardie del primo Novecento (espressionismo e cubismo) e all’esperienza di Picasso.
Tanti i momenti in cui si è manifestato il suo talento, fino al 1987, anno della sua morte.
Tra le sue opere più famose proponiamo la Crocifissione del 1941, che risente di evidenti influenze picassiane e che fu condannata dalla Chiesa cattolica in quanto “opera irriverente” rispetto alla figura del Cristo e della sua crocefissione come tramandata dalla tradizione, ed un nudo di donna del 1976.
Per inciso , va detto che durante la seconda guerra mondiale, Guttuso dedicò alla lotta partigiana un’ intera rassegna, dal nome “Gott mit Uns” (Dio è con noi), una serie di disegni e acquerelli realizzati nel biennio 1943-44 con inchiostri provenienti dalle tipografie clandestine. Il titolo rimanda al motto inciso sulla fibbia in acciaio delle uniformi dei soldati nazisti.
Il suo impegno politico si concretizzò anche con l’ elezione a senatore del Partito Comunista Italiano per due legislature, dal 1976 al 1983.
