Manuel M Buccarella
“Strangeways Here We Come”, l’album di commiato degli Smiths del 1987, è forse il più riuscito, anche se uno dei meno conosciuti al grande pubblico. Per pluralità dei contenuti musicali, per l’ originalità degli stessi “Strangeways Here We Come” è un album sublime e parzialmente sottovalutato.
“Stop Me If You Think You’ve Heard This One Before “ , scritta dal cantante Morrissey e dal chitarrista Johnny Marr, è contenuta proprio nell’ album citato. La chitarra di Marr, sempre efficace ed eterea per gli arpeggi utilizzati, presenta un suono più ampio, grazie ad una Gibson ES-335 a 12 corde. Il pezzo si chiude con un breve assolo di chitarra, semplice ma estremamente efficace, uno dei rari assoli di Johnny Marr. La base musicale approntata dalla chitarra di Marr lascia immaginare soluzioni esoteriche. I testi di Morrissey invece alludono all’alcol e all’inganno.
Sebbene la canzone fosse originariamente prevista per essere pubblicata come singolo nell’agosto 1987, la BBC si oppose al riferimento lirico della canzone all’omicidio di massa (“mass murder”) all’indomani del massacro di Hungerford. Di conseguenza, “Stop Me If You Think You’ve Heard This One Before” è stato pubblicato come singolo solo in America, Australia e in alcuni mercati europei, mentre “I Started Something I Couldn’t Finish” è stato scelto per sostituirla come nuovo singolo britannico della band.
Nonostante la censura da parte della radio britannica, “Stop Me If You Think You’ve Heard This One Before” ha ricevuto il plauso della critica per il lavoro di chitarra di Marr e lo spiritoso lirismo di Morrissey.
Dal punto di vista dei testi, Rolling Stone ha descritto la canzone come “un vorticoso tour di sesso, bugie, alcol, ossessione, omicidio di massa e lesioni testicolari legate alla bicicletta”. Len Brown di NME ha commentato un significato alternativo al titolo della canzone: “[Morrissey] sembra persino provare piacere nel chiamare una canzone ‘Stop Me If You’ve Heard This One Before’, di fronte a coloro che lo prendono continuamente per il culo e ritengono che ogni canzone degli Smiths suoni allo stesso modo.”
