MIGLIOR PARTENZA IN ASSOLUTO IN SERIE A PER LA SQUADRA SALENTINA
Luciano Graziuso
Il Lecce continua a stupire: la vittoria ottenuta venerdì al Via del Mare contro il Genoa fa proseguire la serie di partite consecutive senza sconfitte e mantiene alla larga una delle probabili rivali nella lotta per conquistare la salvezza.
LA CRONACA
Anche se nei primi 20 minuti non succede granché, la squadra giallorossa si impossessa subito delle redini del gioco, anche a causa di un Genoa schierato in modo troppo rinunciatario da Gilardino; nel giro di due minuti, invece, Krstovic ha due buone occasioni per segnare in rapida successione ma, prima di testa e poi di piede, non inquadra di poco lo specchio della porta.
I rossoblù piano piano conquistano un po’ di campo ed al 32’ Gudmundsson riesce a sferrare un tiro pericoloso, che viene però deviato in angolo da un grande intervento di Touba, all’esordio da titolare, complice la squalifica di Baschirotto. Nel loro momento migliore, però, i genoani si ritrovano con un uomo in meno: Martin infatti, al 36’, è molto ingenuo e va a compiere un brutto fallo su Almqvist che gli costa la seconda ammonizione e di conseguenza l’espulsione. Sugli sviluppi del calcio di punizione scaturito da questo fallo, Krstovic sfiora di nuovo il gol di testa, ma la palla esce ancora di poco a lato.
Non accade più nulla di rilevante nella prima frazione di gioco e quindi si va negli spogliatoi col punteggio di 0 a 0.
Nel secondo tempo il Genoa, in 10 contro 11, rinuncia quasi del tutto alla fase offensiva e si barrica in difesa con quasi tutti gli effettivi. Per una quindicina di minuti riesce a contenere bene ed a non rischiare nulla, ma poi le occasioni per il Lecce cominciano ad arrivare: al 62’ sempre con Krstovic, che (addirittura con una rovesciata) sfiora il palo alla sinistra del portiere avversario, ed al 66’ con Almqvist, però anche lui calcia fuori di poco. Dopo una breve “pausa”, la squadra di casa va ancora vicina alla rete al 79’ con un tiro di Strefezza (di poco fuori misura) e poi finalmente la trova grazie ad un bellissimo tiro da fuori area del neo entrato Oudin, che batte Martinez anche con la complicità di una sfortunata deviazione di Frendrup.
I rossoblù a questo punto tentano il tutto per tutto e mister Gilardino prova ad alzare un po’ il baricentro della squadra con gli ingressi in campo di Puscas e Malinovsky, ma ormai il tempo rimasto a disposizione è troppo poco e l’unica azione pericolosa che riescono a creare viene vanificata da un brutto colpo di testa di Ekuban che manca di molto il bersaglio.
Il Genoa resta quindi invischiato nella lotta per non retrocedere, mentre il Lecce, almeno per un’altra giornata di campionato, si ritrova ancora in piena zona Champion’s League.
CONCLUSIONI
L’espulsione di Martin ha senza dubbio facilitato il compito ai padroni di casa, ma già da quando si era in parità numerica la squadra giallorossa aveva messo in mostra la propria superiorità, e quindi probabilmente sarebbe stata comunque in grado di conquistare l’intera posta in palio. I tifosi possono essere contenti in particolare per la rosa “lunga” che la squadra fin qui ha dimostrato di avere, infatti il gol di Oudin è già il quarto realizzato da un giocatore subentrato dalla panchina (merito ovviamente anche di mister D’Aversa che spessissimo ha indovinato i cambi).
Per quanto riguarda i singoli, ottime prove in particolare di Krstovic ed Almqvist (rivelatisi utilissimi alla squadra pur senza segnare), di Oudin (mattatore dell’incontro) e di Ramadani. Inoltre lascia ben sperare per il futuro l’affidabilità dimostrata dalla coppia di centrali difensivi Pongracic-Touba, anche se andrebbe “ritestata” in parità numerica e contro avversari più insidiosi.
Adesso il Lecce è atteso martedì dalla proibitiva trasferta a Torino contro la Juventus, ma per come stanno andando le cose ad entrambe le compagini, un risultato “a sorpresa” non si può escludere a priori.
