Hunter Biden, figlio del presidente Usa incriminato per possesso illegale armi

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Hunter Biden, figlio del presidente Usa incriminato per possesso illegale armi

(AdnKronos) Hunter Biden è stato formalmente incriminato  dai procuratori federali del Delaware per tre capi di imputazione, collegati al possesso illegale di armi. Il figlio del presidente degli Stati Uniti è accusato in pratica di aver mentito, quando ha dichiarato di non fare uso di sostanze stupefacenti quando ha riempito i moduli per acquistare una Colt Cobra nell’ottobre del 2018. Inoltre Hunter Biden, che negli anni scorsi ha ammesso i suoi problemi con la droga, è accusato di essere stato in possesso di un’arma mentre era sotto l’effetto di stupefacenti.

La storica incriminazione del figlio di un presidente in carica arriva pochi giorni dopo che la maggioranza repubblicana alla Camera ha annunciato l’avvio di un’inchiesta di impeachment su presunti collegamenti illeciti tra Biden e gli affari all’estero di Hunter, in particolare in Ucraina.

L’incriminazione arriva dopo che è naufragato l’accordo che Hunter Biden aveva raggiunto con il procuratore David Weiss, incaricato dall’amministrazione Trump, e poi confermato da quella Biden, di indagare sugli affari e la vita personale del figlio del presidente.

Se condannato, Biden rischia un massimo di 25 anni di prigione, dal momento che due capi di imputazione hanno come condanna massima 10 anni e la terza fino a cinque. Inoltre il procuratore speciale ha indicato che altre incriminazioni, collegate al mancato pagamento in tempo delle tasse, potrebbero essere presentate a Washington o in California.

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