Ancora sul turismo in Salento: l’estate 2023 è stato un mezzo flop

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Ancora sul turismo in Salento: l’estate 2023 è stato un mezzo flop

ma.bu.

Il giornale “Il Gallo” ha affrontato il tema estate 2023 con Saveria Carparelli, product manager per un tour operator internazionale, che si occupa dell’organizzazione delle vacanze in strutture ricettive super lusso fino a dimore e case vacanza per un pubblico appartenente al ceto medio alto, di provenienza internazionale.

E’ stata l’estate peggiore degli ultimi anni, decisamente peggio del 2019 (la migliore annata prima del Covid ) e del 2022 (la migliore post Covid).

“Noi abbiamo avuto il polso della situazione – dice la Carparelli – già diversi mesi prima della bella stagione. Il nostro tour operator apre il calendario di prenotazioni sin dall’anno prima ed il turista organizza per tempo il suo viaggio, talvolta anche a dodici mesi dalla partenza“.

“Il trend è apparso subito non all’altezza del recente passato, in particolar modo nell’alta stagione. Le prenotazioni, poi, sono arrivate con tempistiche diverse: talvolta già a marzo i calendari dei nostri alloggi sono già completi, mentre quest’anno in quel periodo eravamo fermi al 40%. Abbiamo anche registrato molti last minute (che per noi sono una novità) ed una serie di buchi a ridosso dell’alta stagione, ad esempio a luglio. Al tramonto dell’estate, l’impressione è quella di aver perso una fetta di utenza medio-alta, mentre ha continuato a rispondere agli standard il turista di fascia elevata”.

Il fenomeno non ha interessato solo Puglia e Salento ma anche il resto d’Italia ed un po’ tutta Europa, condizionato principalmente dagli impatti del conflitto russo – ucraino sia sui prezzi che sulle condizioni di sicurezza generale. I flussi dall’Inghilterra pure hanno subito una significativa contrazione vuoi per le conseguenze della Brexit vuoi per alcune notizie preoccupanti pervenute proprio dal Salento, a partire dalla xylella fino soprattutto ai diffusi roghi che mettendo in ombra la sicurezza dei luoghi di villeggiatura.

Arrivano le prime prenotazioni per il 2024 e si spera che le cose migliorino, anche se rimangono alcuni problemi endemici del Salento, in particolare in tema di infrastrutture e servizi.

“Delle infrastrutture se ne parla da anni: collegamenti e distanza dagli aeroporti pesano. A ciò si stanno aggiungendo – osserva Carparelli – delle politiche sui voli che fanno calare le presenze. La riduzione dei collegamenti per l’aeroporto di Brindisi (e la centralizzazione di quello di Bari), ad esempio, ci penalizza molto. Spesso il turista che vorrebbe trascorrere una settimana in Terra d’Otranto è costretto ad andar via prima per poter trovare un volo per tornare casa. O, peggio, non si spinge a sud per non dover percorrere ore di macchina dopo aver preso l’aereo che lo ha portato a Bari “.

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