Manuel M Buccarella
Qualche tempo fa il cantautore e compositore leccese Nicola Pignatelli ha pubblicato con Nos Records il suo secondo singolo, “La montagna”.
Il brano segue la pubblicazione di “Fuoco” e costituisce anteprima del debutto discografico di Pignatelli, “”Aria omogenea”, la cui uscita è prevista per l’autunno.
Proprio un bel brano, con una prevalenza che l’autore accorda, nella costruzione dell’impianto musicale, all’elettronica ed alla programmazione, con ampio utilizzo del sintetizzatore, e lo fa con metodo e fantasia insieme. Il basso gioca la sua parte significativa, mentre la chitarra elettrica svolge ruolo minimo e “minimalista”, con un apporto allo stesso tempo discreto ma forte, che registriamo in appoggio al ritornello.
Il testo è apparentemente e parzialmente ermetico: la montagna è in fondo la metafora della vita, alla cui sommità, dopo lo sforzo e gli accidenti del salire, c’è il bello della vita, c’è il respiro a pieni polmoni di un’aria fresca e rigenerante.
Non si può fare a meno di rinvenire qualche influenza, nelle melodie, che possono rintracciarsi in taluna produzione dei Subsonica, di Franco Battiato.
