FINE DEL CALCIOMERCATO DI GENNAIO: COSA C’E’ DA SAPERE

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FINE DEL CALCIOMERCATO DI GENNAIO: COSA C’E’ DA SAPERE

Cosa hanno fatto soprattutto Lecce e le altre squadre che vogliono salvarsi

Il 31 gennaio scorso alle ore 20 si è chiusa la consueta finestra di calciomercato invernale in Italia e nei principali campionati europei, dopo ben quattro settimane di trattative. Questa campagna acquisti nel nostro Paese ha fatto registrare la cifra più bassa spesa negli ultimi 17 anni (si tratta infatti “soltanto” di  31,22 milioni di euro…) , a conferma del fatto che ormai in questo periodo di forte crisi economica anche le nostre società di calcio non navighino più nell’oro come un tempo. E’ impietoso in particolare il confronto con la Premier League inglese, dove i milioni spesi sono stati ben 829! In questo campionato merita una menzione particolare il Chelsea, che ha “contribuito” spendendo 330 milioni, oltre ai 280 già sborsati in estate; senza tra l’altro aver ottenuto dei grandi risultati finora, dato che al momento si trova al nono posto (-10 dal quarto, obiettivo minimo dichiarato dalla società ad inizio stagione), confermando la realtà che nel calcio non sempre i trofei vinti sono direttamente proporzionali ai soldi investiti.

Analizzando in particolare come hanno operato le squadre in lotta per la salvezza in Italia, si evince che la più attiva è stata lo Spezia, che ha effettuato ben otto acquisti tra cui spicca Shomurodov( attaccante di cui si diceva un gran bene ma che ha abbastanza deluso nella Roma di Mourinho), dovendo però privarsi del suo miglior difensore centrale: il nazionale polacco Kiwior, inseguito fortemente e poi comprato già a gennaio dall’ Arsenal.

Molto attivo anche il Verona, che si è assicurata il cartellino di sei nuovi calciatori (tra cui due ottimi centrocampisti, il veterano nazionale slovacco Duda  dal Colonia ed il giovane promettente Ngonge  dal Groningen) . L’unica pecca è stata aver ceduto il talento ventunenne Ilic al Torino.

Una menzione particolare merita il mercato invernale del Lecce, nel corso del quale l’ormai famosissimo direttore sportivo Pantaleo Corvino è riuscito ad irrobustire un già ottimo centrocampo comprando Maleh dalla Fiorentina, ma soprattutto a puntellare una difesa in precedenza con poche alternative ai titolari (acquistati Cassandro, Ceccaroni e Romagnoli). Volendo cercare il pelo nell’uovo, probabilmente sarebbe servita anche una prima punta, considerando il fatto che Colombo possiede già un discreto senso del gol per la sua età, ma è ancora un po’ acerbo in particolare nella gestione della palla, e soprattutto che Ceesay, per quanto il suo impegno sia encomiabile, ha finora palesato dei limiti tecnici abbastanza evidenti quando è sceso in campo, soprattutto nello stop e nel controllo del pallone.

Nella campagna acquisti della Salernitana spiccano su tutti il nome di Ochoa, portiere titolare del Messico, e di Nicoliussi Caviglia, centrocampista giovane e promettente di proprietà della Juventus.

Non convince più di tanto invece il mercato della Cremonese con i suoi tre acquisti: il difensore centrale Ferrari comprato dalla Sampdoria ed il centrocampista ex Genoa Galdames difficilmente potranno aiutare la squadra ad invertire la rotta; l’unico che potrebbe farlo è l’esperto centrocampista Benassi, proveniente dalla Fiorentina, che però ha visto pochissimo il campo in questi ultimi due anni anche a causa di un lungo infortunio, ed il cui rendimento rappresenta dunque un’incognita.

Abbastanza male ha operato anche la Sampdoria, che però aveva ben altro a cui pensare a causa dei gravi problemi societari che sta attraversando. I sei calciatori acquistati non sono da buttare (risaltano in particolare gli esperti difensori centrali Gunter e Nuytink, il giovane terzino Zanoli e l’attaccante Lammers), ma sono stati controbilanciati con delle cessioni sanguinose, come per esempio quelle dell’attaccante Caputo e del terzino titolare della nazionale polacca Bereszynski.

Come si è detto all’inizio, non è stato assolutamente un mercato ricco di colpi ad effetto e di nomi altisonanti; infatti, per quanto riguarda le altre squadre, gli unici acquisti degni di nota sono l’attaccante ex Marsiglia Thauvin (Udinese)  ed il centrocampista Brekalo (Fiorentina), già conosciuto in Italia per aver vestito in passato la maglia del Torino.

Un paio di mesi fa si pensava che la Juve potesse approfittare di questa finestra di mercato per comprare almeno uno o due calciatori, ma lo scossone causato nella società dalle dimissioni del Cda e del presidente Agnelli, la penalizzazione di 15 punti comminata di recente e l’incertezza sul futuro hanno bloccato qualunque progetto, tant’è vero che l’unica operazione che  è riuscita a portare a termine è stata una cessione (quella del centrocampista McKennie, approdato come tanti suoi colleghi in Premier League, al Leeds).

Luciano Graziuso

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