Diritti LGBTQ+: anche Cipro e Islanda vietano le “terapie di conversione”. Per l’Italia sono ancora legali

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Diritti LGBTQ+: anche Cipro e Islanda vietano le “terapie di conversione”. Per l’Italia sono ancora legali

Manuel M Buccarella

Il parlamento di Cipro e quello islandese hanno approvato ufficialmente la legge che vieta le “terapie di conversione”.

La legge cipriota va a modificare il codice penale, rendendo reato qualunque pratica, tecnica o servizio volto a convertire, sopprimere o sradicare l’orientamento sessuale, l’identità di genere o l’espressione di genere di qualcuno. La nuova legge vieta inoltre le pubblicità di tali terapie o tecniche di conversione.

Le persone ritenute colpevoli di praticare – o pubblicizzare – terapie di conversione potranno essere punite con la reclusione fino a due anni e/o con una multa non superiore a 5.000 euro. Se queste pratiche sono condotte su un minore, le pene detentive potranno arrivare fino a tre anni, con una multa massima di 10.000 euro. 

Negli scorsi giorni anche l’Allthing, lo storico parlamento islandese, ha approvato con 53 voti favorevoli e tre soli astenuti (nessun contrario) analoga legge che vieta le “terapie di conversione”. Nel paese è legale dal 2010 il matrimonio tra persone dello stesso sesso, che sostituisce le unioni civili, istituite nel 1996. Da qualche anno la legge ha inoltre istituito un terzo genere sessuale, “X”, senza necessità di cambiare sesso, con validità a livello di anagrafe ufficiale.

L’Islanda è uno dei paesi al mondo con maggiori tutele per la comunità LGBTK+

Hanna Katrín Friðriksson, che ha presentato il disegno di legge in Islanda, ha sottolineato come le pratiche di conversione siano “basate esclusivamente sull’ignoranza e su idee reazionarie“, ribadendo come “non hanno posto nella nostra società“.

Nell’ultimo anno e mezzo anche Spagna, Grecia, Francia, Israele, Belgio, Messico, Scozia e Canada hanno vietato le terapie di conversione. 

In Italia, purtroppo, il dibattito politico non ha mai realmente preso forma e le famigerate “terapie di conversione” sono ancora legali. Nel 2016 l’ex senatore Lo Giudice aveva avanzato una proposta di legge per rendere la terapia di conversione illegale, ma quest’ultima non è mai arrivata a essere discussa.

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