Manuel M Buccarella
Bruno Martino, romano classe 1925, cantante, compositore e pianista di gusto sopraffino, tanto da spaziare dal jazz alla musica leggera, è stato uno dei maggiori rappresentanti della musica italiana in patria come all’estero.
La sua fama si circoscrive fondamentalmente al periodo anni ’50 – primi anni ’70. L’estate è la stagione che consegna l’artista capitolino ad un’ampia e durevole fama. “Odio l’estate”,meglio nota come “Estate”, viene scritta nel 1960 da Bruno Martino, che compose la musica, e da Bruno Brighetti, autore del testo.
L’ estate, stagione affrontata con gioia dai più, viene poi abbandonata e disprezzata dal protagonista, per via di quell’ amore che si allontana ma non si dimentica, infliggendo ferite, via via che si allontana la stagione estiva. Un brano magico, grazie alla meravigliosa voce di Martino, che pare ricordare quella di Tenco, accompagnata dal suo pianoforte, tanto che non si contano le centinaia di interpreti e musicisti che l’hanno cantata e suonata in tutto il mondo. Non c’è pianobar o night club in cui questa canzone non sia stata eseguita. Pochi italiani conoscono le fortunate sorti di questo brano: “Estate” non è una canzone popolare, da piazza, bensì confidenziale e per di più jazz. È l’unica canzone italiana ad essere considerata uno standard jazz internazionale, tanto che la sua forza trascinante e la sua importanza melodica hanno conquistato grandi musicisti, soprattutto del panorama jazz e bossanova, che ne hanno realizzato delle bellissime cover, da João Gilberto a Chet Baker, da Michel Petrucciani a Toots Thielemans.
La carriera di Bruno Martino è stata un po’ sempre in salita, tanto che nel 1993 subì una battuta d’arresto. Dimenticato dai più, restarono la sua musica raffinata e la delicatezza di un artista non comune a mantenerne vivo il ricordo tra i palati più fini. Morì il 12 giugno 2000 a 74 anni a seguito di infarto.
