La missione di pace a Mosca e Kiev del cardinale Zuppi.
Il conflitto continua ad impazzare sia in Ucraina che nell’oblast confinante di Belgorod in Russia. È arrivata anche di recente la conferma ucraina che i due droni indirizzati sul Cremlino erano di Kiev, oltre alle imbarazzanti accuse russe verso gli Stati Uniti che almeno parte dei mezzi utilizzati in Russia dai “partigiani” russi anti Putin (neonazisti) sarebbero stati forniti dagli Stati Uniti.
In tale preoccupante contesto continua l’ impegno del Vaticano alla ricerca di una pace. “Preghiamo perché questa missione possa essere un primo passo verso una pace giusta e duratura”. Raggiunto telefonicamente dall’agenzia Sir, mons. Paolo Pezzi, arcivescovo di Mosca e presidente dei vescovi della Federazione Russa, commenta così le parole pronunciate a margine di un incontro a Roma dal cardinale Segretario di Stato Pietro Parolin circa la missione di pace del card. Matteo Zuppi a Kiev e a Mosca. “Questa bella notizia – dice mons. Pezzi – mi ha raggiunto al mio sbarco a San Pietroburgo, dove mi attendeva un bellissimo arcobaleno! Mi pare sia il commento del cielo: un arcobaleno che abbraccia, non divide”.
Secondo l’arcivescovo di Mosca, “la missione può favorire un processo di pace grazie alla testimonianza del card. Zuppi che è un testimone di pace, che sa soffrire per la pace, che sa essere paziente”. Alla domanda sulla probabilità di successo che questo viaggio può avere sul difficile cammino della pace, mons. Pezzi risponde: “Queste missioni non sono mai impossibili, né tantomeno di facciata, perché partono dalla certezza vissuta della pace in Cristo risorto. Domenica celebriamo la Pentecoste, non dimentichiamolo”.
A margine di un evento a Roma all’ambasciata d’Italia presso la Santa Sede, interpellato dai giornalisti, il card. Parolin ha annunciato che il card. Matteo Zuppi sarà interlocutore unico a Kiev e a Mosca per la missione di pace in Ucraina. “Questa missione di pace affidata dal Papa al cardinale Zuppi – ha detto Parolin – dovrà cercare soprattutto di favorire un clima, un ambiente che possa portare a percorsi di pace”.
Speriamo vivamente che, da qualunque parte provenga, la ricerca della pace abbia successo. Si dà atto a questo Papa e al cardinale Zuppi di ricercare con pazienza e fermezza la fine di un conflitto devastante nel cuore dell’Europa, costato finora tante sofferenze, perdite, distruzioni, privazioni, veri e propri orrori a due popoli che erano fratelli, a causa della satanica perfidia di una delle due “parti” in causa…