Manuel M Buccarella
Il 6 ottobre 1978 la casa discografica Numero Uno fa uscire il tredicesimo lavoro in studio di Lucio Battisti.
Il disco fu registrato nel Regno Unito con il produttore inglese Geoff Westley, che veniva, tra l’ altro, da un’ importante collaborazione con i Bee Gees. È l’ultimo album in cui Battisti compare in copertina, ove il cantante viene ritratto seduto con una donna al tavolino di un caffè londinese (il “Grapes Café”, come appare nella foto sul retro di copertina). Da quel momento in poi, nessuna nuova foto ufficiale dell’artista venne pubblicata.
“Una donna per amico” fu il quarto album più venduto in Italia nel 1978, raggiungendo il primo posto in classifica e rimanendoci per quattordici settimane consecutive.È il più grande successo di vendite che Battisti abbia mai riscosso, con un numero di copie vendute che, a seconda delle fonti, varia tra 600 000 e 1 milione. L’album è presente alla posizione numero 3 nella classifica dei 100 dischi italiani più belli secondo Rolling Stone Italia.
Ebbe a dire l’artista laziale dell’album: “Hanno lavorato con me dei session-men incredibili. Appartengono a quanto di meglio oggi la scena inglese possa offrire, da Gerry Conway, il batterista di Cat Stevens, al chitarrista Pip Williams, che per hobby è anche produttore degli Status Quo“.
Proponiamo il singolo omonimo che il 2 dicembre 1978 raggiungerà la vetta delle classifiche di vendita dei 45 giri in Italia. Il brano ha come sempre testi di Mogol e musica di Battisti.
Il disco non ci mette neppure due mesi dall’uscita per raggiungere il primo posto in classifica.Un brano inevitabilmente orecchiabile e addirittura ballabile, grazie ad arrangiamenti che mettono in risalto il ruolo di tastiere ampie e prolungate, che consentiranno anche negli anni a venire la programmazione del pezzo in non poche sale da ballo.
