SANREMO 2023 : tra musica, politica, polemiche e… giardinaggio

0comments 3.56 mins read
SANREMO 2023 : tra musica, politica, polemiche e… giardinaggio

Luciano Graziuso

Lo scorso sabato si è appena conclusa la 73esima edizione del Festival della canzone italiana, che ha visto alternarsi ben 28 concorrenti sul palco del teatro Ariston. Dopo cinque serate (e notti…) intense, in cui forse mai come quest’anno a farla da padrona non è stata soltanto la musica, Marco Mengoni ha trionfato su tutti con la sua “Due vite” , precedendo Lazza (classificatosi secondo cantando “Cenere”) e Mr Rain ( ai piedi del podio con “Supereroi”). Per quanto concerne la parte musicale, c’è stato un mix tra cantanti già famosi e/o che avevano già partecipato al Festival in passato (Paola e ChiaraGianluca Grignani ecc) e concorrenti molto giovani (LazzaElodieMadame), e probabilmente il fatto che questi ultimi fossero in maggioranza, insieme ad una musica del tutto nuova, lontanissima dalla “tradizione” sanremese, ha determinato un netto aumento dell’audience nella fascia di età compresa tra i 18 e i 24 anni. Molte canzoni hanno infatti rispecchiato in tutto e per tutto i nuovi gusti e tendenze, cercando modi di comunicare emozioni e sentimenti in maniera indubbiamente originale, e il pubblico in sala e quello a casa hanno dimostrato di apprezzare, come dai dati sugli ascolti.

Le polemiche suscitate da quest’edizione

Ma come ben sappiamo, non c’è Sanremo che si rispetti senza che scoppino polemiche, e soprattutto senza che la politica irrompa di prepotenza nel Festival, approfittando del vastissimo seguito di pubblico che comporta questa gara canora. La polemica principale è senza dubbio scaturita dall’annuncio che, durante la serata finale, Zelensky si sarebbe collegato in videoconferenza per parlare del conflitto con la Russia. Ciò ha inevitabilmente causato un ostracismo (nato dapprima sui social ma poi diffusosi velocemente nei talk-show e su alcuni giornali, e culminato soprattutto in una raccolta di firme da parte di cittadini contrari) verso questa iniziativa perlomeno anomala, che ha spinto il Governo a fare una parziale marcia indietro, permettendo al Presidente ucraino il semplice invio di un proprio messaggio, che sarebbe poi stato letto alla fine della trasmissione da Amadeus. Alcuni hanno fatto notare che se è per questo ci sarebbero state tante altre questioni gravissime di carattere internazionale che avrebbero avuto diritto di cittadinanza, come la questione palestinese o la penosa condizione del giornalista Julian Assange. Molte “novità”, comunque, hanno caratterizzato il Festival del record di ascolti, a cominciare dall’invito ad affiancare il principale conduttore, nonché direttore artistico, rivolto a Chiara Ferragni, non cantante, né ballerina, né attrice etc., ma “influencer” che può contare milioni di “followers”, presenza discussa ma anche da molti appezzata, in linea coi tempi. Per ben due serate su cinque sul palco, ha portato avanti il suo “discorso” sulla libertà delle donne in maniera opinabile, soprattutto per certi abiti indossati, ma anche ammirata e invidiata da parte di molti/e per le sue capacità “imprenditoriali” da “selfmadewoman”, sarebbe il caso di dire. La sua stessa presenza, insieme a quella dell’altrettanto famoso coniuge Fedez, a Sanremo, ha “movimentato”, per così dire, ulteriormente le acque dello spettacolo musicale più rappresentativo e famoso del nostro Paese. Infatti si sapeva che la coppia ha idee molto “moderne” in tema di costumi, ma è accaduto che una “performance” forse non prevista di Rosa Chemical ha fatto da “detonatore”, e in maniera plateale, di un’ulteriore “querelle” squisitamente politica per i messaggi non “politicamente corretti” del cantante, quando ha chiaramente mostrato attenzioni sessuali verso Fedez, baciandolo appassionatamente sulla bocca sotto lo sguardo (bisogna dire, per onestà di informazione, non compiacente della Ferragni), e dello stesso Fedez, quando sul palco ha invitato a procedere alla legalizzazione delle droghe leggere e poi ha anche pubblicamente strappato l’immagine di un membro dell’esecutivo che appariva vestito da nazista nel corso di una festa di Carnevale. Ultimo ma non ultimo colpo di scena, la fortunata platea ha potuto assistere ad una lezione gratuita di giardinaggio gentilmente offerta dal cantante Blanco, che ha pensato bene di distruggere tutto l’allestimento floreale del palco dell’Ariston durante la sua esibizione. Se la musica in futuro non dovesse più dargli soddisfazioni, potrebbe senz’altro pensare seriamente di intraprendere questa nuova carriera: rispetto ai normali giardinieri ha forse sfoggiato una minore accuratezza, ma ha dimostrato di poterla ampiamente compensare con una sorprendente rapidità di esecuzione.

Hey, ciao 👋
Piacere di conoscerti.

Iscriviti per ricevere contenuti fantastici nella tua casella di posta, ogni mese.

Non inviamo spam! Leggi la nostra Informativa sulla privacy per avere maggiori informazioni.

Hey, ciao 👋
Piacere di conoscerti.

Iscriviti per ricevere contenuti fantastici nella tua casella di posta, ogni mese.

Non inviamo spam! Leggi la nostra Informativa sulla privacy per avere maggiori informazioni.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *