ANCORA MENZOGNE AGLI ITALIANI INTANTO, AUMENTA SEMPRE PIU’ IL RISCHIO DI UN CONFRONTO DIRETTO CON LA RUSSIA

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Luciano Graziuso

Continua la lunghissima serie di bugie che il governo italiano racconta ai propri cittadini: stavolta è il turno del Ministro della Difesa Crosetto, che ha realizzato in pochissimo tempo una “doppietta” di menzogne per quanto riguarda l’invio di armi all’Ucraina e ad Israele. Per quel che concerne la prima, egli aveva da sempre dichiarato che l’Italia non stava inviando armi a lungo raggio al Paese in guerra contro la Russia; ebbene, qualche giorno fa abbiamo scoperto il contrario; naturalmente, come spesso accade, per vie traverse: è stato infatti il Ministro della Difesa britannico, Grant Shapps, a “smascherare” il suo pari grado italiano affermando che la nostra Nazione ha inviato all’Ucraina i missili a lungo raggio “Storm Shadows”, al pari della Francia e della stessa Gran Bretagna.

Per quanto ovviamente si stia parlando di un fatto estremamente grave, che avvicina sempre di più la NATO ad un confronto diretto con la Russia, il Ministro Shapps non ha detto nulla di nuovo al suo popolo, perché evidentemente lo Stato per cui lavora non è solito mentire alla sua gente; con le sue dichiarazioni ha però messo nei guai il “collega”, facente parte invece di un esecutivo fin troppo abituato a prendere in giro i propri cittadini, che in passato aveva assicurato a più riprese agli italiani che non si stava mandando all’ Ucraina alcuna arma a lungo raggio. Tutto ciò, oltre a renderci sconsolati ed impotenti di fronte all’ennesimo calpestamento della Costituzione ed alla solita arroganza di un esecutivo che dà prova di non rispettare il popolo , ci mette di fronte a due importanti considerazioni: 1) Non possiamo assolutamente fidarci di chi ci governa. – Triste, ma ovvia, incontestabile verità: oltre a Crosetto, infatti, anche il capo della Farnesina, Tajani, aveva a più riprese affermato che “le armi cedute all’Ucraina sarebbero state esclusivamente destinate ad operazioni difensive” e non per “condurre un attacco contro i soldati russi o all’interno del loro territorio”; parole riprese anche lo scorso 10 gennaio dal Ministro della Difesa, quando dichiarò che l’ottavo pacchetto di aiuti militari era costituito da dotazioni atte esclusivamente a rafforzare le difese di Kiev. Per non parlare, naturalmente, delle altre innumerevoli balle pronunciate dalla Premier Meloni e da altri suoi membri del governo (clamoroso annuncio di una tassa sugli extraprofitti delle banche, poi mai realizzata etc. ). 2) Siamo sempre più a rischio di subire un attacco diretto dalla Russia. – L’inviare questo tipo di armi atte ad offendere ai nemici di questa nazione, fa aumentare inesorabilmente le probabilità che Putin decida di intraprendere un’azione diretta nei confronti dei membri dell’Alleanza Atlantica, e dunque anche dell’Italia; bisogna purtroppo ricordare inoltre che il nostro Paese ospita il quantitativo più alto di basi NATO sul proprio territorio, il che ci rende ovviamente uno dei principali bersagli di un eventuale attacco e il Presidente russo ultimamente l’ha anche paventato. Il nostro esecutivo farebbe bene a porre rimedio a tale situazione quanto prima, smettendo di inviare strumenti di guerra e spingendo verso la via di un negoziato di pace prima che sia troppo tardi. Quel che è certo è che, se la Russia malauguratamente dovesse decidere di intraprendere un’azione diretta contro il nostro Paese o nei confronti di un qualsiasi altro membro dell’Alleanza, alla luce di quanto spiegato finora, i nostri politici ed i nostri giornalisti, colpevoli di disinformare accuratamente i cittadini e di fungere da semplici megafoni del potere, non potrebbero poi fare finta di “cadere dal pero” come fin troppo spesso accade, poiché bisognerà tenere conto delle continue provocazioni e delle politiche sempre più guerrafondaie portate avanti dalla NATO in questi anni, dalle quali l’Italia non si è mai per niente dissociata. Giusto ieri, poi, il presidente francese Macron ha parlato di possibile impiego di truppe terrestri da parte dell’Alleanza Atlantica “nel caso in cui Mosca riuscisse a sfondare le linee del fronte”.Il quadro politico si fa sempre più complicato se prendiamo in considerazione anche quello che arriva dagli Usa, impegnati a “satanizzare” un nemico storico tanto più in un momento in cui le sorti del conflitto russo-ucraino stanno decisamente volgendo a favore della Russia, e infatti così si spiegano le parole del Presidente Biden, il quale ha affermato che Putin sta usando “armi chimiche”, senza addurre assolutamente nessuna prova di ciò, in perfetta linea come sempre con la tradizione nordamericana di lanciare terribili accuse senza sentire al proposito alcun obbligo di addurre prove. La Russia ha da parte sua ha smentito categoricamente la cosa, ma ovviamente il nostro sistema di informazione, ora uno dei peggiori al mondo, non si preoccupa di diffondere adeguatamente la notizia, prendendo al contrario come oro colato tutto ciò che arriva da Washington. Dovrebbero, invece, prestare molta più attenzione, dato che già più volte è capitato che fonti giornalistiche provenienti dagli USA o dall’Ucraina si siano, col tempo, rivelate delle fake news, basti pensare a quando affermarono che il gasdotto “Nord Stream” era stato bombardato dai russi (mentre in seguito si scoprì che la matrice dell’attacco era stata inequivocabilmente anglosassone) o, caso ancora più importante, quando, in presenza di una bozza di accordo già scritta che avrebbe posto fine al conflitto russo-ucraino iniziato da poco, si pensò bene di bloccare il processo di pace con la farsa della strage di Bucha.Al contrario, non è purtroppo una fake news il fatto che Israele abbia utilizzato il fosforo bianco sui civili di Gaza e del Libano, come riportato da “Amnesty International” e “Human Rights Watch”, ma di questo naturalmente i nostri mezzi di informazione parlano pochissimo… Ed è proprio a proposito dello stato ebraico che Crosetto è “inciampato”, propinando agli italiani la sua seconda menzogna: il Ministro della Difesa affermava infatti che il nostro Paese non stesse inviando armi ad Israele dopo il 7 ottobre, mentre da dati ISTAT si evince che, nell’intervallo che va da quel giorno al 31 dicembre scorso, a Tel Aviv sono giunte armi e munizioni per un valore complessivo di ben 2,1 milioni di euro. Quindi, in conclusione, oltre ad avvicinarci sempre più ad una terza guerra mondiale, il nostro governo ci rende anche complici di un atroce genocidio; il tutto, ovviamente, cercando di tenerci all’oscuro di tutto…LUCIANO GRAZIUSO

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