Terza guerra mondiale a pezzi. Alta tensione anche in Europa. Le gravi responsabilità di Gorbaciov.

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Terza guerra mondiale a pezzi. Alta tensione anche in Europa. Le gravi responsabilità di Gorbaciov.

Manuel M Buccarella

Nel descrivere le plurime tensioni geopolitiche in atto, papa Francesco ha più volte parlato di “guerra mondiale a pezzi”. Si tratta indubbiamente di una espressione molto efficace, che descrive come i diversi scenari di guerra e di tensione presenti praticamente in tutti i continenti mettano gravemente a repentaglio l’esistenza del pianeta. Gravi sono i rischi che si possa arrivare ad un terzo conflitto mondiale, che il conflitto in Medio Oriente e quello in Ucraina si scaldino per estendersi irrimediabilmente.

In questi ultimi giorni si stanno scaldando gli animi nella parte orientale del Vecchio Continente. Il quotidiano tedesco Bild ha riferito di un rapporto segreto del ministero della difesa tedesco che annuncerebbe un attacco russo a Lituania e Polonia nel 2025, seccamente smentito dal Cremlino. Putin ha dichiarato che i paesi baltici, aderenti alla Nato, costituirebbero una minaccia per la sicurezza della Federazione Russa.

Fatto sta che la Nato ha annunciato una grande esercitazione militare, come non si vedeva dai tempi della Cortina di Ferro. Si chiama «Steadfast Defender 2024», Difensore risoluto. Inizierà la prossima settimana e durerà fino a maggio, coinvolgendo circa 90mila soldati e dispiegando i mezzi più sofisticati, come jet, sistemi di sorveglianza aerea, droni, artiglieria pesante, navi e sottomarini. La Nato dice che bisogna prepararsi ad una guerra contro la Russia. Ma torniamo indietro nel tempo, ai tempi del Nobel per la pace Mikhail Gorbaciov, l’ ultimo presidente dell’ Unione Sovietica. Quando cadde il Muro di Berlino nel 1989 e con l’ assenso di Gorbaciov allo scioglimento della DDR e conseguente riunificazione della Germania , con una sola Germania democratica e sotto la Nato, lo statista russo si limitò a convenire informalmente con gli Stati Uniti d’America che la Nato non si sarebbe estesa ad Est, nei paesi dell’ ex Patto di Varsavia. E la Nato, in assenza di accordi internazionali ufficiali e cogenti, si è espansa fino ad accerchiare, con le proprie armi, la Russia. E chi poteva fermarla in assenza di patti internazionali? Dimenticanza di Gorbaciov o voluta miopia? Benevola consegna delle nazioni dell’ Est al nemico della Russia o qualcosa di premeditato? Ora siamo arrivati alla situazione che conosciamo, e le responsabilità non sono esclusivamente di Putin. I cattivi, forse, stanno dall’ una e dall’ altra parte, con la benedizione del tovarisch Gorbaciov.

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