SBARCHI IN CONTINUO AUMENTO E LAMPEDUSA AL COLLASSO
Luciano Graziuso
Una specie di “congiura del silenzio” è stata messa in atto dai nostri principali mezzi di informazione per quanto riguarda la questione dei continui sbarchi di migranti nella nostra penisola: nessun tg, nessun giornale nazionale parla di questo fenomeno, che è di fatto triplicato nei numeri rispetto a prima dell’insediamento dell’attuale esecutivo. Se al governo invece di chi aveva garantito la fine dell’immigrazione “illegale” nel nostro Paese ci fosse un’altra formazione politica, avrebbe senz’altro significato un bombardamento continuo, h24, di servizi da Lampedusa, da altre località costiere “prese di mira”, una serie di attacchi ininterrotti e velenosi ai “responsabili” di tali eventi, un fuoco da plotone di esecuzione contro i nemici politici. Ora, il nulla; un silenzio tombale accomuna radio, tv e informazione cartacea, come se tacitamente volessero evitare all’attuale leadership ulteriori guai oltre a quelli già presenti (casi La Russa e Santanchè, PNRR ecc) e quindi la conseguente perdita di consensi. La cosa è inspiegabile, soprattutto se si tiene conto che per esempio l’hotspot di Lampedusa, che potrebbe ospitare al massimo 400 persone, è arrivato a far registrare l’incredibile cifra di oltre 3000 presenze, e ciò da mesi e mesi a questa parte, mentre si dà risalto continuamente alle azioni intraprese dalla premier Meloni per perfezionare accordi con la Tunisia e altri paesi, tesi a limitare gli arrivi ma che in realtà non ottengono alcun risultato. E’ vero che c’è la corsa, da parte dell’esecutivo, a trasferire abbastanza in fretta parte delle presenze straniere in altre località del paese (quasi sempre al Sud o al massimo al Centro-Sud), ma lo fa perché poi sarebbe più difficile, immaginiamo, silenziare il fenomeno. E’ anche vero che molti elettori di destra, davanti al fallimento della politica sull’immigrazione promessa, si stanno pentendo di avere dato il proprio voto dando retta alla propaganda tanto ben orchestrata dall’attuale coalizione governativa, ma siccome quest’ultima è capace di controllare quasi completamente l’informazione in Italia, i cittadini sono distratti da altri eventi, questa volta possibilmente celebrativi delle eccelse capacità della compagine governativa.
LA PROPAGANDA
Proprio in questi giorni infatti il ricercatore egiziano Zaki, già studente straniero laureatosi all’università di Bologna, è stato graziato dal presidente Al Sisi immediatamente dopo la sentenza di condanna a 3 anni di carcere emessa ai danni del giovane dal tribunale di Mansura, e di ciò ovviamente si è fregiato come di un successo solo suo il nostro attuale governo. E’, infatti, una precisa strategia della Meloni e di tutti i suoi ministri quella di ingigantire i meriti delle pochissime cose buone ottenute, per gettare fumo negli occhi del popolo, soprattutto in periodi come questo in cui l’esecutivo si trova coinvolto in vari scandali e polemiche. Non va dimenticato inoltre, a rafforzamento di questa teoria, l’enorme clamore sollevato intorno all’arresto di Matteo Messina Denaro, di cui il governo si affrettò ad attribuirsi ogni merito; quasi nessuno nel mondo dell’informazione nostrana naturalmente fece notare che ormai il boss siciliano non contava nulla nel sistema mafioso, in modo da permettere alla classe dirigente di autoincensarsi.
Sconcertante l’ipocrisia dei nostri governanti e dei mezzi di informazione ormai quasi tutti sudditi.
Almeno quanto, però, quella di gran parte del popolo italiano, che non può ignorare davvero del tutto quel che sta accadendo…
Puntuale analisi della questione “migranti” la cui risoluzione sembra essere ancora lontana.