Governo ed economia. La delega fiscale e le chiacchiere sulla lotta all’evasione fiscale.

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Governo ed economia. La delega fiscale e le chiacchiere sulla lotta all’evasione fiscale.

Manuel M Buccarella

Il governo, per bocca del viceministro dell’economia Maurizio Leo, ha annunciato alcune novità in materia fiscale. In verità alcune di queste novità erano già state annunciate. Molte di queste sono a favore di imprese e lavoratori autonomi.

Leo, intervenuto qualche giorno fa a Messina in occasione dell’inaugurazione di due nuovi circoli di Fratelli d’Italia, ha manifestato la sua sensibilità sul tema dell’evasione fiscale.

“Uno dei punti chiave della riforma fiscale è avviare un nuovo rapporto tra fisco e contribuente, come sappiamo esiste una tax gap, un’evasione fiscale che si attesta sempre tra gli 80 ed i 100 miliardi di euro quindi la lotta all’evasione non si è mai fatta serenamente perché abbiamo un sistema che penalizza molto i contribuenti”.

Ecco l’ingegnosa soluzione del governo:

“Noi vogliamo cambiare verso quindi fare in modo che ci sia un dialogo tra contribuente e amministrazione finanziaria, lo faremo con il concordato preventivo biennale. Oggi il fisco ha a disposizione tanti elementi per cui può fare una proposta al contribuente che, se si adegua, quello è il reddito che pagherà per due anni e non ci saranno ulteriori adempimenti da fare tranne quelli Iva, quindi se avrà un maggiore reddito nei due anni successivi pagherà quello che ha già definito con il fisco. Questa è la logica su cui vogliamo muoverci e fare in modo che non ci siano sanzioni pesanti come oggi abbiamo e si gestisca bene anche la fase della riscossione”.

I ricchi avranno qualche altro beneficio fiscale, tra questi è prevista l’abolizione del superbollo per le auto con più di 185 kW, che sono praticamente auto di lusso. Prevista inoltre la riduzione della tassazione sulle rendite finanziarie dal 26 al 14%, di cui beneficeranno i risparmiatori più ricchi e top manager ed amministratori di società quotate e non, il cui stipendio variabile in azioni diventa sempre più cospicuo. Pagheranno meno tasse.

In compenso ai lavoratori dipendenti (e alle aziende) il governo promette un taglio del cuneo fiscale strutturale. Nel 2024 forse però ci sarà un regalo di Natale per i lavoratori a reddito fisso: Leo ha annunciato che le tredicesime saranno tassate al 15%, secondo il regime flat tax incrementale.

Bisognerà capire però, quando ritorneranno i vincoli di bilancio europei ed all’Italia verrà richiesta una manovra correttiva tra 8 e 15 miliardi annui, chi pagherà il conto ed il costo di tutte queste regalie.

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