Tagli al reddito e condoni fiscali.

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Tagli al reddito e condoni fiscali.

Luciano Graziuso

Nel IV trimestre 2022 il rapporto deficit/Pil peggiora, passa dal -4,9 % al -5,6 % (lo rileva l’ISTAT dai dati sulle pubbliche amministrazioni); nello stesso periodo la pressione fiscale è pari al 50,5 % e il potere d’acquisto delle famiglie cala del 3,7 %, a causa dell’aumento dei prezzi e crolla del 2 % il tasso di risparmio.

L’attuale governo nel DEF prevede un deficit al 4,5 % e una crescita, nel 2023, dell’1 %, ma per il FMI quest’ultima sarà più bassa e aumenterà la disoccupazione. Di certo si stanno dando meno soldi ai disoccupati e si sta favorendo il precariato; il reddito di cittadinanza è stato stravolto, tra l’esultanza dei giornali di destra e la vera e propria gioia “ideologica” dell’elettorato che ha permesso la formazione dell’attuale governo, e “archiviato” il Dl Dignità. Il risultato è l’incontestabile peggioramento nei livelli di salute, istruzione e lavoro, come accertato dall’ISTAT; il rapporto BES, poi, certifica l’ampliamento delle diseguaglianze tra Nord e Sud del Paese e l’aumentato inquinamento dell’aria. La nostra non è una nazione per giovani e nemmeno per i cosiddetti “occupabili”, che avranno, quando il Rdc sarà stato completamente massacrato, ben 350 euro al mese per vivere!

Per quanto riguarda le famiglie, poi, ne saranno “aiutate” in minor numero e per meno tempo, con la ragguardevole cifra di 500 euro; paradossalmente, e giusto in rotta di collisione con la “politica” che l’esecutivo dice di voler perseguire, cioè quella di contrasto alla denatalità e al velocissimo ineluttabile invecchiamento della popolazione, sarà sfavorito chi ha più figli. In compenso, nuovi incentivi sono previsti per il precariato e il taglio delle ex misure “targate” 5 Stelle su welfare, corrispondenti a tre miliardi, corrispondono esattamente alla cifra che è stata necessaria a varare ben 13 condoni fiscali in pochi mesi di governo: i primi.

DISTRAZIONE di MASSA

Tutto ciò è stato accompagnato, e ancora lo è, da una linea politica che punta ad usare i percettori del reddito come capri espiatori di quel che di negativo accade nell’economia italiana, ad indicarli come causa della mancanza di manodopera in moltissimi settori della produzione, quando invece si sa benissimo che per ovviare a tale problema si dovrebbero avere le idee chiare su un piano di formazione intelligentemente finalizzato a rispondere alle esigenze del mercato del lavoro, cosa che non ci sembra faccia l’attuale governo, che è bravissimo a tagliare le tasse alle rendite finanziarie. Nulla di buono vediamo neanche per l’ambiente, anzi, notizia di pochissimi giorni fa, a Padova i giovani ecologisti di “Ultima Generazione”, definiti “ecocretini” dal quotidiano “Libero” , sono inquisiti dalla Procura della città veneta per “associazione a delinquere”, pur avendo effettuato solo un blocco del traffico, una “performance”, e tentato di imbrattare con vernici spray una sede della Lega.

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One thought on “Tagli al reddito e condoni fiscali.

  1. Articolo complesso e approfondito in tutte le sue parti. Facilmente raggiunge qualunque capacità intellettuale. Denota una conoscenza, da parte dello scrivente, molto dettagliata dell’argomento trattato.

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