Crocifisso Aloisi
Boicottaggio ad oltranza, scelta obbligata. Zaia intende già richiedere l’autonomia per quelle materie per le quali non sono previsti i lep. Credo che la risposta più efficace agli egoismi del Nord predone sia quella del boicottaggio dei prodotti con sede legale nella regione richiedente l’autonomia, in questo caso il Veneto.
Dovremmo sostituire i prodotti che provengono da quella regione con altri, uguali o simili, che vengono prodotti principalmente in una qualunque regione del Sud. In alternativa, se proprio non si può effettuare il comprasud, si potrebbero acquistare, in sostituzione, prodotti che provengono da altre regioni o addirittura dall’estero !! E questo boicottaggio si dovrebbe effettuare non solo come rappresaglia per gli egoismi prima descritti, ma anche per non alimentare i profitti di chi poi, facendo la somma algebrica tra dare (le tasse sui profitti che vengono alimentati con i nostri soldi) e avere (in termini di servizi dallo Stato) , continua a sproloquiare e a farsi ragione della bastardata istituzionale altrimenti chiamata autonomia differenziata. Infatti i cosiddetti ‘fratelli’ d’Italia che richiedono autonomia fanno finta di non sapere che la massa di investimenti pubblici dello Stato centrale in alcune regioni del Nord non ha paragoni con nessun’altra politica assistenzialista meridionale.
Senza andare troppo indietro nel tempo (ed analizzare le differenti politiche economiche pubbliche tra le due aree del Paese), basterebbe pensare che, dalla riforma del titolo V della Costituzione, cioè dal 2001, vengono sottratti dai bilanci pubblici degli enti locali del Sud all’incirca 60 miliardi di euro l’anno e dirottati al Nord, in termini di servizi, secondo un rapporto Eurispes. Sono quei servizi che hanno consentito a regioni come il Veneto le odierne farneticazioni sulla fantomatica differenza tra dare e avere da parte di chi chiede autonomia differenziata.
