Luciano Graziuso
Non arrivano buone notizie dalle elezioni europee per quanto riguarda il nostro Paese: i partiti che più di tutti sono favorevoli all’invio di armi, FDI e PD, hanno ottenuto rispettivamente il 28,77% ed il 24%; le maggiori speranze di pace erano infatti riposte nel M5S (10% di preferenze), in Alleanza Verdi e Sinistra (unica nota positiva in questo panorama, col sorprendente risultato del 6,70%) e Pace Terra Dignità (fuori dai giochi, in quanto sotto il 4%).
Sembra che i cittadini italiani non si accorgano proprio dell’opzione guerra nucleare alle porte e che dobbiamo affidare le nostre residue speranze di pace ai risultati di Francia, Germania, Austria, Olanda e Belgio, nazioni in cui gli elettori hanno aperto gli occhi e dato una risposta decisa ai leader che li stavano trascinando nell’incubo di un conflitto dalle conseguenze inimmaginabili. Bisogna tristemente constatare come la premier Meloni abbia potuto registrare un risultato tutto sommato positivo, pur in presenza di un’altissima percentuale di astensionismo, dopo esser stata al potere per quasi due anni di falsosovranismo e reali politiche antipopolari, quindi nonostante:la promessa di eliminare le accise, mentre invece il prezzo del carburante è salito di molto, aumentando anche rispetto al periodo in cui c’era il governo Draghi ;la promessa del “blocco navale” contro i numeri da capogiro dell’immigrazione, quando invece gli sbarchi sono triplicati;il giuramento di premiare il merito, quando invece ci ritroviamo al potere suoi parenti ed amici, molti dei quali si sono rivelati nella migliore delle ipotesi incompetenti, nella peggiore ladri ed evasori;la promessa di tutelare la famiglia e la natalità, ma l’aumento dell’IVA anche su pannolini e seggiolini non va certo in questa direzione…;la dichiarazione di essere “una del popolo”, mentre invece ha affossato il fondo affitti, il Reddito di Cittadinanza, la Scuola e la Sanità, per non parlare del rifiuto del salario minimo, chiesto a gran voce dal popolo e da tutta l’opposizione;i regali alle lobbies, alle banche e agli evasori da una parte e l’aumento della povertà assoluta dall’altra, povertà che ha fatto registrare un vero e proprio record;la falsa “patente” di onestà verso i cittadini, quando invece il suo esecutivo ha fatto registrare e ancora fa registrare casi a dir poco “imbarazzanti” di illegalità perfino tra i ministri della Repubblica ( Sgarbi, Santanchè ), esaltazione del fascismo stragista, uso di armi da fuoco con ferito in occasioni pubbliche, corruzione nell’esercizio di attività di alto livello istituzionale (Toti in Liguria) etc etc.Ma come è stato possibile questo fatto che, mentre all’estero i cittadini hanno dato un segnale di forte discontinuità, qui da noi, nonostante tutti i punti di cui si è appena parlato, gli italiani hanno ancora in qualche modo “premiato” la Meloni?
La causa principale di ciò è il sistema malato dell’informazione nostrana, ormai quasi completamente asservito alle oligarchie al potere, che diffonde notizie distorte e fa di tutto per far rimanere più gente possibile nella totale ignoranza dei reali rapporti di forza, processi e avvenimenti; esso, secondo noi, è ancora più responsabile delle elites che ci governano per quanto riguarda la condizione in cui ci troviamo. Nelle altre nazioni, infatti, la falsa democrazia e la spinta verso una temibilissima guerra in Europa, che sarebbe sicuramente devastante per le popolazioni già provate dall’inflazione e dall’ impoverimento indotto dal conflitto russo-ucraino (l’invio di armi e ogni sorta di aiuti all’Ucraina ha causato senza alcun dubbio la cancellazione di buona parte del welfare nazionale), non sono mancate, ma una più corretta informazione ha permesso agli elettori di “svegliarsi” e di arginare, come nel caso della Francia e della Germania, il pericolosissimo bellicismo di un Macron e di uno Scholtz. In Italia i cittadini rimangono nella loro letargia, sembra che nulla sia successo negli ultimi due anni e pochissimi sono coscienti che su di noi incombe la catastrofe di un conflitto nucleare, al quale ci avvicinano sempre più i “grandi” che da domani si riuniranno nel G7 di Borgo Egnazia, con la nostra premier a fare da padrona di casa, quando invece sappiamo bene che è già pronta a inchinarsi e a strisciare davanti ai signori della guerra americani ed europei. La stessa persona che ai suoi elettori (e non) parla ancora di patriottismo e di sovranismo e che appena ieri ha affermato che questo G7 farà “grande” l’Italia…
