Oscurato Scurati. Dietro il bando allo scrittore la mano oscura della Meloni.

0comments 2.4 mins read
Oscurato Scurati. Dietro il bando allo scrittore la mano oscura della Meloni.

Manuel M Buccarella

Lo scrittore Antonio Scurati non farà più il previsto monologo sul 25 aprile, che doveva essere ospitato dalla trasmissione di Serena Bortone “chesarà” su RaiTre.

Ad annunciare la cancellazione dell’intervento la stessa giornalista sui social. La Bortone dice di aver scoperto per caso, senza preavviso alcuno da parte dell’azienda, la cancellazione del contratto con Scurati. La Rai ha escluso la censura, in maniera assolutamente confusa dicendo che si trattava di un problema economico e per il fatto che l’autore aveva un impegno con Sky.

“Credo sia opportuno non confondere aspetti editoriali con quelli di natura economica e contrattuale, sui quali sono in corso accertamenti a causa di cifre più elevate di quelle previste”, ha spiegato in una nota il direttore dell’Approfondimento Rai Paolo Corsini. Tuttavia la giornalista Benedetta Tobagi ha pensato di diffondere sulla propria pagina Facebook il testo integrale del monologo che lo scrittore avrebbe dovuto leggere negli studi di Chesarà. Testo riportato per ampi estratti anche da “Il Giornale”

“Lo attesero sotto casa in cinque, tutti squadristi venuti da Milano, professionisti della violenza assoldati dai più stretti collaboratori di Benito Mussolini. L’onorevole Matteotti, il segretario del Partito Socialista Unitario, l’ultimo che in Parlamento ancora si opponeva a viso aperto alla dittatura fascista, fu sequestrato in pieno centro di Roma, in pieno giorno”‘.

Dopo aver ripercorso, in maniera stringata, le parti salienti del delitto Matteotti, aver citato Sant’Anna di Stazzema e le Fosse Ardeatine, Scurati nella sua lettera attacca frontalmente il governo: “Queste due concomitanti ricorrenze luttuose – primavera del ’24, primavera del ’44 – proclamano che il fascismo è stato lungo tutta la sua esistenza storica – non soltanto alla fine o occasionalmente – un irredimibile fenomeno di sistematica violenza politica omicida e stragista”.

“Il gruppo dirigente post-fascista, vinte le elezioni nell’ottobre del 2022, aveva davanti a sé due strade: ripudiare il suo passato neo-fascista oppure cercare di riscrivere la storia. Ha indubbiamente imboccato la seconda via”. Quindi, lo scrittore accusa Giorgia Meloni di aver evitato l’argomento in campagna elettorale e, prosegue, “quando costretta ad affrontarlo dagli anniversari storici, si è pervicacemente attenuta alla linea ideologica della sua cultura neofascista di provenienza: ha preso le distanze dalle efferatezze indifendibili perpetrate dal regime (la persecuzione degli ebrei) senza mai ripudiare nel suo insieme l’esperienza fascista”. Il presidente del Consiglio “ha scaricato sui soli nazisti le stragi compiute con la complicità dei fascisti repubblichini, infine ha disconosciuto il ruolo fondamentale della Resistenza nella rinascita italiana (fino al punto di non nominare mai la parola ‘antifascismo’ in occasione del 25 aprile 2023)” . Quella parola, “antifascismo”, conclude Scurati, “che la Presidente del Consiglio si rifiutò di pronunciare palpiterà ancora sulle labbra riconoscenti di tutti i sinceri democratici, siano essi di sinistra, di centro o di destra. Finché quella parola – antifascismo – non sarà pronunciata da chi ci governa, lo spettro del fascismo continuerà a infestare la casa della democrazia italiana”.

La mano oscura del primo ministro donna…

Hey, ciao 👋
Piacere di conoscerti.

Iscriviti per ricevere contenuti fantastici nella tua casella di posta, ogni mese.

Non inviamo spam! Leggi la nostra Informativa sulla privacy per avere maggiori informazioni.

Hey, ciao 👋
Piacere di conoscerti.

Iscriviti per ricevere contenuti fantastici nella tua casella di posta, ogni mese.

Non inviamo spam! Leggi la nostra Informativa sulla privacy per avere maggiori informazioni.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *