SEMPRE PIU’ VICINI ALLA TERZA GUERRA MONDIALE
Luciano Graziuso
Il discorso pronunciato ieri dalla premier ha confermato ulteriormente, semmai ce ne fosse stato bisogno, il suo totale servilismo nei confronti dell’UE e soprattutto degli USA e della NATO: i punti trattati, infatti, sono stati il totale, continuo ed incondizionato appoggio all’Ucraina e l’impossibilità di riprendere la via dei negoziati “perché Putin la rifiuta” (mentre invece è il presidente ucraino che ha addirittura imposto una legge per non parlare di trattative di pace, nda…). Deliranti e disumane, inoltre, sono state le dichiarazioni riguardanti la tragedia che sta avvenendo nel Medio Oriente dal 7 ottobre: “E’ importante ricordare chi ha scatenato il conflitto” (insomma, secondo la presidente Meloni l’attentato di Hamas di 5 mesi fa può giustificare Israele per l’ atroce massacro che sta compiendo nella Striscia di Gaza, dove ormai i morti hanno superato abbondantemente le 32.000 unità…!) (…) . Altrettanto grave e vergognosa, infine, è la decisione di voler persistere nella sospensione dei fondi umanitari all’UNRWA, che si trova quindi sempre più in difficoltà nel garantire gli aiuti al martoriato popolo palestinese.
Prima di iniziare a fare le dovute considerazioni, è doveroso far notare ai lettori la ormai cronica mancanza di coerenza della premier, rintracciabile in qualsiasi argomento di cui parla (accise, reddito di cittadinanza, denatalità, pensioni, Opzione donna, Superbonus etc.): in un discorso tenuto il 22 Marzo del 2022, infatti, a proposito del conflitto russo-ucraino, aveva pronunciato esattamente le seguenti parole: “Sosteniamo da sempre la necessità di raggiungere una pace secolare tra Europa e Russia” … “Abbiamo reputato un errore la strategia voluta dagli USA, che con Obama e Biden hanno contribuito alla drammatizzazione della situazione”… “Denunciamo la debolezza geopolitica e diplomatica dell’UE” …“Sosteniamo l’appello per un immediato cessate il fuoco e per la riapertura di un tavolo negoziale che porti ad una immediata de-escalation, al ripristino ed al rispetto degli accordi di Minsk”.
Oltre alla deplorevole contraddizione, molto grave in un Primo Ministro per l’alto grado della carica che riveste, tra quello che afferma e quello che effettivamente fa, ci sembra importante rimarcare anche l’atteggiamento estremamente beffardo e derisorio che la premier costantemente assume in Parlamento nei confronti delle opposizioni. Sarebbe impossibile citare tutti gli episodi di pesante e assoluta mancanza di rispetto verso il luogo e i rappresentanti del popolo ivi legittimamente eletti, ma viene il dubbio che l’irricevibile e sconcertante prosopopea dell’eloquio nasconda la povertà di contenuti. Detto questo, l’appunto più importante da mettere in rilievo è che la posizione di totale appiattimento del nostro esecutivo nei confronti dello schieramento atlantista ci espone pericolosamente ad un conflitto che i sondaggi certificano come decisamente non voluto dal popolo; per il suddetto motivo e anche per il fatto che la percentuale di gradimento alle ultime elezioni politiche è stata per la presidente Meloni del 26% (con un’affluenza di solo il 64%, equivalente all’incirca ad un elettore su sei), non ci sembra assolutamente il caso che parli ogni volta in nome dei cittadini, ripetendo come un mantra frasi come “L’Italia vuole”, “Gli italiani vogliono”, “Il Paese lo chiede…” etc. Allo stesso modo, a proposito delle guerre, è quantomeno imbarazzante sentirla affermare che “L’Italia è con l’Ucraina” e ancor di più “L’Italia è con Israele”, dato che il popolo si sta rendendo conto dell’orrore che si sta verificando in Palestina e pone la questione come minimo su un piano fortemente divisivo. Stride inoltre, in particolare, il suo definirsi “cristiana” e soprattutto “madre” di fronte alle posizioni completamente allineate alla politica di Netanyahu, le cui “azioni” hanno provocato finora 13000 bambini morti e lasciato a se stessi, soli al mondo, altri 17000 bambini. Per quanto riguarda l’invio di armi, impossibile non citare le menzogne pronunciate da questo governo, sia riguardo la questione russo-ucraina che quella israelo-palestinese. Parlando a proposito della prima guerra, la presidente Meloni il 21 marzo dello scorso anno affermò che l’Italia “non spende un euro per le armi che manda in Ucraina perché attingiamo ai nostri arsenali”, cosa ovviamente totalmente falsa, poiché nel Decreto Lavoro il governo ha infilato un finanziamento di 14,5 milioni di euro a favore delle industrie militari della Difesa (sic…). Per quanto concerne la questione mediorientale, invece, il nostro esecutivo ha pensato addirittura di smentire l’invio! L’inchiesta di Altraeconomia sui dati dell’export del quarto trimestre 2023, infatti, ha svelato forniture ad Israele per non meno di 2,1 milioni di euro da ottobre a dicembre; il ministro degli esteri Tajani ed il ministro della difesa Crosetto, invece, avevano mentito negando quest’invio di armi. In totale parliamo di ben 16,6 milioni di euro sottratti ad aiuti da destinare ai disoccupati, alla Sanità, alla Scuola, ecc, per giunta in un periodo di gravissima crisi economica, ed usati, contro il volere della stragrande maggioranza degli italiani, per inviare strumenti di morte in giro per l’Europa che rischiano, oltre al danno la beffa, di farci piombare in pieno in una pericolosissima guerra. Un presidente del Consiglio ed un governo che prendono costantemente in giro il popolo ed i propri elettori, che credibilità possono avere?
Come non essere d’accordo con te, Luciano!
Purtroppo, però, non mi pare di vedere all’orizzonte nessuna forma di opposizione efficace…
Ancora molti tardano a capire che quella italiana non è una destra “normale”, ma è una destra fascista.
E’ opinione di molti italiani che l’attuale governo sia di tendenze fasciste. Io sono convinto che i loro rappresentanti vogliono farlo credere per avere dalla loro parte gli italiani ancora nostalgici del regime passato. Una prova inconfutabile è l’approvazione in parlamento dell’Autonomia Differenziata una legge che divide l’Italia e farà aumentare il divario economico tra le regioni. Chi ha vissuto sulla propria pelle gli eventi dell’ultimo secolo, nato più di 90 anni fa in pieno regime fascista, sa benissimo che il Fascismo ha commesso criminalità inaudite durante il suo governo, ma sulla unità della Patria non ha mai avuto alcun dubbio: era una e sacra!