LA PARABOLA DISCENDENTE DELLA BUONA SALERNITANA CONTINUA ED IL LECCE NE APPROFITTA. KRSTOVIC E COMPAGNI SPINGONO ANCORA DI PIU’ IN FONDO AL POZZO LA SQUADRA CAMPANA

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LA PARABOLA DISCENDENTE DELLA BUONA SALERNITANA CONTINUA ED IL LECCE NE APPROFITTA. KRSTOVIC E COMPAGNI SPINGONO ANCORA DI PIU’ IN FONDO AL POZZO LA SQUADRA CAMPANA

Luciano Graziuso

Non è stata di certo di buon livello la partita giocata dai giallorossi, anzi forse la peggiore dopo quella di Bologna ma, grazie ad un ottimo Falcone e ad una buona dose di fortuna, i giocatori sono riusciti a portare a casa i 3 punti, vincendo 1 a 0 in trasferta contro l’ultima in classifica.

LA CRONACA

La posta in palio è altissima per entrambe le squadre: la Salernitana è praticamente all’ultimissima spiaggia e le serve solo la vittoria per cercare di restare in corsa per una ormai improbabile salvezza; il Lecce, dopo la sconfitta casalinga patita col Verona, non sta messo molto meglio e si ritrova con un solo punto di vantaggio sulla “zona rossa”. Il nuovo mister, Gotti, decide fin da subito di cambiare il modulo di gioco, schierando un più coperto 4-2-3-1 con Piccoli nell’inedito ruolo di attaccante esterno di sinistra.

I padroni di casa partono fortissimo e costruiscono già due buone occasioni nei primi minuti: al 9’ con Tchaouna (tiro oltre la traversa) ed al 14’ con Pirola (colpo di testa insidioso ben parato da Falcone). Come spesso succede nel calcio, però, al 17’ passano gli ospiti alla prima vera azione pericolosa: Gendrey mette in mezzo un cross invitante dalla fascia destra, Almqvist sbaglia il tiro in porta e colpisce Gyomber che, sfortunatamente per lui, tocca male il pallone e lo fa carambolare nella propria porta. Gli amaranto non demordono e 7 minuti dopo impegnano ancora Falcone con un bel tiro al volo di Tchaouna: palla in calcio d’angolo. Alla mezz’ora sono invece i salentini ad andare vicini al raddoppio, ma Almqvist, ben servito da un cross di Gallo, non riesce a dare la giusta potenza al pallone, che viene quindi facilmente bloccato da Costil. L’ultima azione pericolosa però la costruiscono ancora i campani a 3 minuti dall’intervallo: solo un riflesso miracoloso dell’estremo difensore leccese nega il gol a Maggiore, che in acrobazia aveva impattato la palla a botta sicura a due passi dalla linea di porta.

Al 53’ il Lecce si ritrova subito l’occasione per raddoppiare sui piedi di Almqvist, sugli sviluppi di una punizione battuta da Gallo: l’attaccante svedese però, purtroppo, calcia alto da ottima posizione, condannando i propri compagni ed i tifosi leccesi ad altri 43’ (compreso il recupero) di grande sofferenza. Tanto per cambiare, infatti, la squadra salentina scompare completamente dal campo nella ripresa, ma stavolta le va bene perché la Salernitana dimostra di avere una qualità di manovra piuttosto bassa ed infatti riesce a creare soltanto due nitide palle gol in tutto il resto della gara: sulla prima, al 74’, Simy riesce a sfuggire alla marcatura di Pongracic ed a calciare in porta, ma Falcone si fa trovare prontissimo e gli chiude lo specchio; un minuto dopo ci riprova Gomis con una botta da fuori area, però l’estremo difensore ospite, in grande giornata, dice ancora di no. Da questo momento in poi non succede più nulla di interessante ed il Lecce riesce quindi a conquistare la vittoria, che mancava ormai dalla partita casalinga vinta 3 a 2 contro la Fiorentina.

CONCLUSIONI  

Di positivo, nel match giocato ieri, c’è soltanto il risultato che, anche in considerazione delle sconfitte rimediate da tutte le altre dirette concorrenti, permette al club di Sticchi Damiani di ritrovarsi nuovamente con 4 punti di vantaggio sulla terzultima (il Frosinone). La squadra, infatti, ha subito quasi costantemente l’iniziativa degli avversari, in particolare nella ripresa, facendo registrare un baricentro estremamente basso nel corso di tutta la partita e difendendosi piuttosto male, salvata com’è dal proprio portiere in tantissime circostanze. L’impressione, forte, è che se ieri si fossero trovati di fronte un altro avversario qualsiasi, diverso dalla Salernitana, molto difficilmente i calciatori giallorossi sarebbero riusciti a conquistare i 3 punti. La sosta per le nazionali, insomma, arriva proprio al momento giusto: in queste due settimane, infatti, mister Gotti avrà la possibilità di lavorare con buona parte della rosa a disposizione e dunque la squadra avrà un po’ di tempo per assimilare i concetti proposti dal nuovo ct. La speranza è che i giocatori apprendano bene ed il più rapidamente possibile perché, dopo due sfide proibitive (a Pasquetta al Via del Mare contro la Roma e successivamente in trasferta col Milan), la compagine giallorossa disputerà in casa contro l’Empoli un importantissimo scontro salvezza.

Per quanto riguarda i singoli, il migliore è stato nettamente il portiere Falcone, autore di almeno 5 parate importantissime che hanno permesso alla squadra di vincere; non male Gendrey (da cui è partito il cross che ha portato al gol del vantaggio) e Gallo (anche se ultimamente stava disputando partite migliori). Molto male in particolare i centrocampisti (che hanno creato poco volume di gioco ma soprattutto hanno fatto poco filtro davanti alla difesa) e Pongracic (stavolta distratto in più di un’occasione); infine, un po’ più attivo rispetto alle ultime uscite Almqvist che però, divorandosi il gol del raddoppio, ha fatto vedere i sorci verdi ai suoi compagni per tutto il resto della gara.

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One thought on “LA PARABOLA DISCENDENTE DELLA BUONA SALERNITANA CONTINUA ED IL LECCE NE APPROFITTA. KRSTOVIC E COMPAGNI SPINGONO ANCORA DI PIU’ IN FONDO AL POZZO LA SQUADRA CAMPANA

  1. Bell’ articolo, soprattutto per l’efficacia e la freschezza della comunicazione, la piacevole”verve” ironica che a volte non manca all’autore del pezzo, che è sempre originale, sia nel titolo che nel seguito, al contrario di quanto ritroviamo in moltissimi altri casi. Complimenti

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