E mentre non decolla la tregua per il Ramadan, cresce la tensione nella Gerusalemme occupata all’inizio del mese di Ramadan.
Mentre migliaia di musulmani palestinesi cercano di entrare nella moschea di Al-Aqsa per pregare, le forze israeliane continuano a perquisire e molestare i fedeli durante il mese più sacro per i musulmani. Le forze di occupazione israeliane hanno aumentato le loro misure di sicurezza e dispiegato massicce forze nelle città occupate che sono già sotto massiccia sorveglianza e restrizioni.
Il Ramadan è stato per molti anni una scintilla di escalation, soprattutto intorno alla Moschea di Al-Aqsa, il terzo luogo più sacro dell’Islam. Palestinesi provenienti da tutta la Cisgiordania occupata si sono diretti a pregare nella moschea, mentre le forze israeliane hanno sempre ostacolato l’accesso e attaccato i fedeli, il che ha scatenato scontri che di solito si estendono oltre le mura di Gerusalemme verso altre città della Cisgiordania occupata.
Gli israeliani sono sempre più odiati nel mondo proprio per l’intollerabile, orribile violenza cui ricorrono ogni volta che è loro possibile esercitare contro il nobile popolo (disgraziatissimo e martoriato ora più che mai) palestinese.