Milano quarta città più inquinata al mondo. Scattano misure antinquinamento di primo livello in Lombardia

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Milano quarta città più inquinata al mondo. Scattano misure antinquinamento di primo livello in Lombardia

Secondo il sito svizzero IQAir, che rileva la qualità dell’aria nel mondo basandosi sull’indice di qualità dell’aria degli Usa (Us Aqi), domenica 18 febbraio Milano è risultata la quarta città più inquinata al mondo con un punteggio di 199, preceduta solo da Dacca in Bangladesh, Lahore in Pakistan e Delhi in India.La qualità dell’aria di Milano è indicata con il colore rosso, e rientra nella categoria non salutare. Il sito svizzero indica che la concentrazione di PM2.5 a Milano è 29.7 volte il valore guida annuale della qualità dell’aria indicato dall’Oms. IQAir consiglia quindi di evitare l’esercizio fisco all’aperto, di chiudere le finestre in casa, di indossare una mascherina all’aperto e di utilizzare i purificatori d’aria.Ad ogni modo in

conseguenza dei valori di PM10 registrati nella giornata di ieri e delle previsioni meteorologiche per i prossimi giorni, da domani martedì 20 febbraio, si attivano le misure temporanee di primo livello nelle province che hanno raggiunto almeno il quarto giorno consecutivo di superamento: Milano, Monza, Como, Bergamo, Brescia, Mantova, Cremona, Lodi e Pavia. Lo rende noto la Regione Lombardia. Nonostante i valori, l’assessore regionale all’Ambiente e Clima, Giorgio Maione si dichiara ottimista osservando i dati su base annuale. “Le misure sul miglioramento della qualità dell’aria in Lombardia proseguono – afferma Maione -. Investiremo anche quest’anno prosegue – 30 milioni di euro per il rinnovamento degli impianti di riscaldamento e dei veicoli circolanti. In cinque anni gli investimenti complessivi legati alla sostenibilità ambientale in Lombardia ammontano a 19 miliardi”. “Negli ultimi 20 anni – ricorda l’assessore Maione – le misure adottate dalla Regione, gli investimenti fatti dalle imprese e i comportamenti virtuosi dei cittadini hanno portato a una riduzione del 39% delle concentrazioni di Pm10 e del 45% delle concentrazioni di No2. Questi sono i dati di sistema sui quali calibrare le politiche ambientali. Nel frattempo, in considerazione delle condizioni meteo che determinano il ristagno degli inquinanti al suolo attiviamo le misure temporanee previste dalla norma”.

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