Manuel M Buccarella
Ci ha lasciato ieri a 79 anni Gigi Riva, uno dei più grandi calciatori ed atleti italiani di tutti i tempi. Era nato a Leggiuno, sul lago Maggiore in provincia di Varese il 7 novembre 1944 da una famiglia di modeste origini, rimanendo orfano di padre a soli 10 anni a causa di un incidente sul lavoro.
Gli esordi con la maglia del Legnano in serie C nel campionato 1962-63 come ala sinistra d’attacco (23 presenze e 6 goal), quello che sarà il suo ruolo. Poi con il Cagliari “a vita”, dal 1963 fino al ritiro nel 1977, ove conseguì il primo ed unico scudetto per gli isolani nel 1969-70. In quell’ anno fu anche capocannoniere del torneo. Con il Cagliari 315 presenze e 164 reti, il top. In nazionale fu nel 1968 campione d’Europa e secondo agli storici mondiali del 1970. Detiene ancora il record di marcature, 35, in nazionale, in sole 42 presenze.
Per Gianni Brera Gigi Riva era Rombo di Tuono per la notevole potenza del tiro e la prolificità sotto rete. Secondo un parere dello stesso Brera, fu il miglior attaccante al mondo nei primi anni 70, insieme al connazionale Roberto Boninsegna.
Mancino naturale, poco incline a usare il destro,era solito partire dalla posizione di ala sinistra per poi convergere e concludere a rete. Rapido nel seminare i difensori avversari in dribbling e nel concludere a rete, longilineo ma forte fisicamente.
Come Fabrizio De André e Dori Ghezzi si innamorò profondamente della Sardegna, tanto che rifiutò diverse offerte da grandi squadre del “Continente”. Lì concluse la sua carriera, rimanendo a Cagliari con incarichi manageriali presso la società. Lì ha concluso i suoi giorni ieri.
Una persona ed uno sportivo onesto, sincero e coerente. Gigi Riva ha fatto parte anche dello staff della nazionale di calcio.
Ci mancherai Rombo di Tuono
