LA QUARESIMA DI KRSTOVIC

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LA QUARESIMA DI KRSTOVIC

Luciano Graziuso

IL MONTENEGRINO PROSEGUE IL SUO DIGIUNO DI GOL E IL LECCE PERDE CON LA LAZIO (1 A 0)

Purtroppo, per l’ennesima volta in questo campionato, ci troviamo a dover commentare un’altra partita in cui i giallorossi giocano bene ma escono dal campo a mani vuote a causa della scarsa capacità di concretizzare le tante occasioni create.

LA CRONACA

La prima azione pericolosa la costruisce il Lecce al 12’ con Krstovic che però, appena entrato nell’area di rigore, conclude debolmente in bocca a Provedel; la Lazio risponde un minuto dopo con Isaksen: ben servito da un illuminante colpo di tacco di Luis Alberto, l’esterno d’attacco calcia incredibilmente addosso a Falcone da ottima posizione. Per una ventina di minuti, pur non essendoci grandi emozioni né da una parte né dall’altra, è la squadra ospite a farsi preferire. Al 34’, però, quest’ultima riesce a costruirsi due grandi occasioni in successione per portarsi in vantaggio: Almqvist mette in mezzo un bel cross dalla sinistra, Krstovic cicca clamorosamente il pallone e Kaba conclude a rete, ma Provedel devia prontamente in corner; dal calcio d’angolo che ne segue, Pongracic anticipa tutti con uno stacco imperioso, ma non trova la porta per questione di centimetri. Si va perciò negli spogliatoi con il risultato di 0 a 0. All’ inizio del secondo tempo cambia completamente la musica e partono fortissimo i padroni di casa, che vanno vicini al gol al 51’ con Pedro ed al 54’ con Zaccagni: entrambi i calciatori sfiorano l’incrocio dei pali. Il doppio campanello d’allarme non viene ascoltato come dovrebbe dalla squadra ospite, che purtroppo subisce la rete nell’azione successiva: al 58’ Baschirotto e Pongracic, fino a quel momento quasi perfetti, si addormentano all’interno dell’area di rigore e così permettono a Luis Alberto di servire Felipe Anderson ed a quest’ultimo di calciare indisturbato e di battere Falcone. Nei 30 minuti restanti il Lecce non concederà più nulla ai propri avversari, ma ormai la frittata è fatta, anche a causa della scarsa vena realizzativa che ha colpito Krstovic e la squadra in generale da un mese a questa parte. Proprio l’attaccante montenegrino infatti, servito splendidamente da un cross di Almqvist al 67’, riesce incredibilmente a mettere la palla fuori dall’interno dell’area piccola; un paio di minuti dopo ci pensa Kaba a sprecare un’altra nitida occasione, cestinando un ottimo servizio di Gallo calciando malissimo da ottima posizione. La partita di fatto finisce qui perché i giallorossi, anche a causa dell’arbitro che non interviene prontamente per far cessare le numerose perdite di tempo dei padroni di casa, sono incapaci di rendersi nuovamente pericolosi dalle parti di Provedel e sono costretti così a subire una sconfitta immeritata.

CONCLUSIONI

La Lazio è riuscita dunque a portarsi a casa l’intera posta in palio pur giocando, di fatto, solo per una quindicina di minuti nell’arco di tutta la gara; il Lecce al contrario, nonostante il controllo quasi costante del match e le numerose occasioni create, esce dall’Olimpico a mani vuote: la differenza l’ha fatta sicuramente la maggior precisione sotto porta dei padroni di casa. Non ci si può infatti permettere, in Serie A e soprattutto contro grandi squadre come quella biancoceleste, di sprecare così tante palle gol, altrimenti si viene inesorabilmente puniti. Urge risolvere questo grave problema quanto prima, poiché adesso i punti di vantaggio sulla terzultima (il Verona) si sono ridotti a 4, e soprattutto perché i prossimi impegni che prevede il calendario saranno piuttosto difficili (riceveremo la Juve al Via del Mare domenica prossima alle 20:45; poi nell’ordine affronteremo il Genoa fuori, la Fiorentina in casa, Bologna e Torino in trasferta ed Inter in casa). Per quanto riguarda i singoli, il migliore in campo è stato senza dubbio Almqvist, ottimo sia come attaccante esterno che in fase difensiva; buona gara anche da parte dei terzini, Gallo in particolare, e di tutto il centrocampo. Male invece Baschirotto e Pongracic, entrambi colpevoli nell’azione del gol subito, e Krstovic, che continua ad impegnarsi costantemente ed a farsi trovare spesso dai compagni in ottima posizione per concludere a rete, ma purtroppo anche a sbagliare…

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