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Nato a Londra il 10 gennaio 1945, Rod Stewart, soprannominato Rod the mod (“Rod il ribelle”), è uno dei più grandi e noti esponenti del pop e del rock britannico. Caratterizzato da una voce rauca e graffiante, Rod Stewart è uno degli artisti rock di maggior successo di tutti i tempi, avendo venduto complessivamente più di 250 milioni di dischi in tutto il mondo.Ha pubblicato ben 32 dischi in studio, l’ultimo, “The Tears of Hercules” è uscito il 21 novembre 2021 con la Rhino Records, ed ha avuto anche un discreto successo in patria.
I successi discografici
Nel corso della sua carriera pluridecennale, l’artista ha conquistato per dieci volte la prima posizione nella classifica britannica degli album più venduti, ed è entrato per 26 volte nella top ten di quella relativa ai singoli. Stewart ha avuto un notevole successo anche negli Stati Uniti.
Da Ya Think I’m Sexy?
Da Ya Think I’m Sexy? è probabilmente il più grande successo discografico di Rod Stewart. Pubblicato nel dicembre 1978, scritto da Stewart e dal batterista Carmine Appice, il brano è stato prodotto da Tom Dowd ed è inserito nell’album “Blondes Have More Fun”. Già in passato, con i Faces al fianco di Ron Wood, chitarrista dei Rolling Stones, ma anche e soprattutto come solista, registrò un buon successo di critica e commerciale, a partire da “Maggie May” del 1971 fino a “Sailing” e “Tonight’s The Night”.
Negli anni la canzone è diventata oggetto di numerose cover, e nel 2017 lo stesso Stewart ha collaborato con i DNCE per una nuova versione del singolo. ”Da Ya Think I’m Sexy?” rimase per una settimana alla vetta della classifica dei singoli inglese nel dicembre del 1978, nella Irish Recorded Music Association, nella Canada Top Singles e quattro settimane in vetta alla classifica statunitense Billboard Hot 100, a cominciare dal febbraio 1979. Nel resto del mondo, arrivò in prima posizione in Australia, Canada, Irlanda, Portogallo e Spagna. In Italia raggiunse il terzo posto. La canzone fu criticata da parte di alcuni fan di Rod Stewart, che contestarono all’artista di aver abbandonato un rock “puro” e di essersi fatto influenzare dalla musica disco. Stewart rispose che altri noti artisti come Paul McCartney e i Rolling Stones avevano prodotto pezzi ispirati in qualche modo alla musica dance.
