Manuel M Buccarella
L’altro ieri l’ uccisione a Beirut di Al-Arouri, numero due di Hamas e di altri cinque funzionari dell’ organizzazione, ieri l’ attentato a Kerman in Iran con almeno cento vittime durante la commemorazione di Qassem Soleimani, guida della forza Qods dei Pasdaran, ucciso quattro anni fa dai servizi segreti americani, oggi un attacco con droni a Baghdad che ha ucciso un combattente e il leader militare della milizia irachena filo-iraniana Harakat Hezbollah al-Nujaba. Il leader Abu Taqwa, insieme al suo compagno, identificato come Abu Sajjad, sono stati presi di mira nel loro veicolo mentre entravano nel quartier generale in Palestine Street. Altre 6 persone sono rimaste ferite.
L’ attentato in Iran è stato rivendicato proprio oggi da Isis, mentre per l’ attacco a Baghdad il governo iracheno accusa una coalizione guidata dagli Usa. Ad ogni modo la situazione si complica sempre di più, considerato anche lo stato del Mar Rosso, dove agli Stati Uniti che, negli scorsi giorni hanno affondato tre imbarcazioni houthi, l’ Iran ha risposto schierando un cacciatorpediniere. Intanto arriva il segretario di stato Usa, Antony Blinken, che andrà in nove paesi del Medio Oriente, Israele incluso, forse per concordare un nuovo cessate il fuoco o un piano di pace. Va detto che gli americani hanno un ruolo molto particolare, essendo il primo partner di Tel Aviv, sotto il profilo politico e militare.
Israele, impegnato in una guerra incessante contro Gaza, pare vorrebbe espellere almeno parte dei residenti, costringendoli all’ esodo. Sarebbero inoltre in corso contatti con la Repubblica Democratica del Congo per trasferirvi dei palestinesi. Il governo di Tel Aviv ha precisato che lo speciale trattamento sarebbe riservato solo ai “terroristi”.
