44 anni fa, il 30 novembre 1979, i Pink Floyd pubblicano “The Wall”, doppio album su vinile che rimarrà alla storia come un grande album e di fatto come la fine dell’ idillio di Roger Waters con il resto del gruppo.
Questo lavoro, che è un concept album, sente forte l’ impronta proprio di Roger Waters, delle paranoie indotte dagli orrori della seconda guerra mondiale e dalla perdita del padre in guerra. Un album pieno di brani che fanno ormai parte della tradizione del rock internazionale.
Tra questi ovviamente “Another Brick in the Wall”, magicamente eseguito dal vivo nel concerto del 20 ottobre 1994 a Earls Court, Londra, durante il “The Division Bell Tour”, in una versione diversa e molto ritmata.
La composizione della band vede, oltre a tre dei quattro originari componenti, David Gilmour – chitarra, voce, Nick Mason – batteria, percussioni, frase vocale (registrazione) e Rick Wright – organo Hammond, sintetizzatore, il significativo apporto di Guy Pratt – basso, Gary Wallis – percussioni, batteria extra su Pulse, Tim Renwick – chitarra ritmica, solo e Jon Carin – sintetizzatore.Ai cori Sam Brown, Durga McBroom e Claudia Fontaine.
“Another Brick in the Wall” è una composizione in tre parti di The Wall, scritta da Roger Waters. Qui la “Parte 2”, una canzone di protesta contro i rigidi metodi scolastici inglesi.Su suggerimento del produttore Bob Ezrin, i Pink Floyd aggiunsero al brano elementi disco, all’epoca molto popolare.
