Il team dei giornalisti di Gaza racconta le scene terrificanti a cui ha assistito mentre fuggiva nel sud della Striscia di Gaza attraverso la “via di evacuazione” designata da Israele. Ha aggiunto che la maggior parte degli altri rifugiati sono stati uccisi da attacchi aerei israeliani mirati, nonostante Israele affermi che non stanno prendendo di mira i civili e che gli abitanti di Gaza saranno al sicuro se evacueranno nel sud dell’enclave. La gente muore di fame, muore di terrore, non è in grado di aiutare i propri figli.
L’esercito israeliano afferma di aver aperto un corridoio per consentire ai civili di spostarsi nella parte meridionale di Gaza, presumibilmente più sicura, dalle 08:00 alle 12:00 ora locale attraverso la strada Salah-al-Din. Nelle ultime settimane, Israele ha emesso avvisi di evacuazione per i circa 300.000 civili nel nord di Gaza.
Tuttavia, oltre alle sfide logistiche, inclusa la mancata disponibilità di trasporti e carburante, ci sono state diverse segnalazioni di raid aerei mortali e fuoco di artiglieria contro convogli civili e umanitari che pur hanno dato seguito all’avvertimento di Israele ed hanno evacuato la parte settentrionale della Striscia.
L’ONU ha riferito che circa 30.000 persone hanno deciso di tornare nel nord dopo aver concluso che i rischi erano gli stessi del sud, dimostrando ulteriormente che nessun posto nell’enclave è al sicuro dagli attacchi israeliani.
(ph ANSA)
