32 anni fa la morte del grande, geniale Miles Dewey Davis.

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32 anni fa la morte del grande, geniale Miles Dewey Davis.

Manuel M Buccarella

Il 28 settembre 1991 si spegneva, all’ età di 65 anni, il grande Miles Dewey Davis. Il geniale compositore e trombettista morì a Santa Monica, per i postumi di una polmonite.

Davis, innovatore e genio musicale, era nato il 26 maggio 1926 ad Akron (Usa). Dotato di uno stile inconfondibile e di un’incomparabile gamma espressiva, Miles Davis è stato una figura fondamentale del jazz e della musica popolare del XX secolo in generale. Dopo aver preso parte alla rivoluzione bebop, ideò numerosi stili jazz, fra cui il cool jazz, l’hard bop, il modal jazz e il jazz elettrico o jazz-rock.

Miles Davis fu e resta famoso sia come strumentista dalle sonorità inconfondibilmente languide e melodiche, sia per il suo atteggiamento innovatore, sia per la sua figura di personaggio pubblico.

L’apporto fondamentale alla cultura musicale Davis lo fornisce soprattutto come padre, uno dei padri (assieme a George Russel e Bill Evans, tra gli altri) del jazz modale.Dal punto di vista discografico, quasi tutti i critici identificano “Kind of Blue” di Miles Davis (1959) come il primo album modale della storia del jazz, anche se alcuni lavori precedenti ne preannunciavano la diffusione, come ad esempio “Somethin’ Else” di Julian Cannonball Adderley (1958) e “Milestones” dello stesso Miles Davis (1958).

Fu uno dei pochi jazzmen in grado di realizzare anche commercialmente il proprio potenziale artistico e forse l’ultimo ad avere anche un profilo di star dell’industria musicale.

Una conferma della sua poliedrica personalità artistica fu la sua (postuma) ammissione, nel marzo 2006, alla Rock and Roll Hall of Fame; un ulteriore riconoscimento di un talento che influenzò tutti i generi di musica popolare della seconda metà del XX secolo. Negli ultimi anni sperimentò anche proficue contaminazioni con il funk e la disco, facendolo approdare in campo acid jazz (album “Doo bop”, pubblicato nel 1991, nell’anno della morte). Svolta che piacque poco ai puristi. In precedenza l’album “Tutu” (1986) e “You’re Under Arrest” (1985) segnarono l’apertura verso pop, hip hop e funk.

«Vedete, io ho vissuto per molto tempo nell’oscurità perché mi accontentavo di suonare quello che ci si aspettava da me, senza cercare di aggiungerci qualcosa di mio… Credo che sia stato con Miles Davis, nel 1955, che ho cominciato a rendermi conto che avrei potuto fare qualcosa di più.»(John Coltrane)

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